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LA RICETTA DEL MINISTRO DELL’INTERNO PER I PROBLEMI DI ORDINE E SICUREZZA IN CAPITANATA…E UOMINI E MEZZI?

Lo scorso 14 maggio il Ministro dell’Interno ANGELINO ALFANO (nella foto) ha presieduto presso la Prefettura di Foggia, affiancato dal Prefetto S.E. MARIA TIRONE, un tavolo tecnico con i vertici di tutte le Forze dell’Ordine della Capitanata e i rappresentanti politici più importanti della provincia di Foggia. L’incontro, come i nostri Lettori sanno, è stato chiesto a tutti i livelli e

 

a più voci dai Cittadini e dagli Amministratori di numerosi Comuni comprovinciali, tra i quali, ovviamente, SAN SEVERO, assediata dall’estate scorsa da una criminalità ringalluzzita e imbarbarita forse come mai prima in una escalation di omicidi, attentati dinamitardi, rapine, estorsioni, incendi d’auto e tutto il resto del violento e feroce campionario delinquenziale. Dopo l’incontro il Ministro ALFANO ha incontrato i giornalisti in una conferenza stampa che l’ha costretto ad aggiornare la situazione con i dati matematici aggiornati in merito alla questione. Ed è venuto fuori che i CLAN malavitosi in provincia di Foggia sono ad oggi ben 28, che contano oltre 900 affiliati molti dei quali pericolosi per la società locale per i reati commessi e gli anni di carcere messi insieme. A contrastare questi pericolosi CLAN lo Stato ha nella nostra provincia 2.061 uomini tra Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. E’ stato anche annunciato che addirittura la metà dei magistrati in servizio presso la Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) regionale di Bari sono impegnati esclusivamente in indagini di mafia in Capitanata. Questo conferma quel che il nostro giornale ha sempre sostenuto e cioè che la presenza mafiosa ormai nella provincia di Foggia è eclatante e merita tutta l’attenzione possibile dello Stato e dei Ministeri dell’Interno e della Giustizia in primis per un argine preventivo e repressivo molto più composito ed agguerrito del passato. Più volte, rispondendo ai giornalisti, ALFANO ha ripetuto: “Denunciate gli aguzzini anche in forma anonima e sappiate che chi collabora sarà protetto efficacemente dalle Forze dello Stato. Commercianti e imprenditori della Capitanata, stretti nella morsa del racket delle estorsioni e aggrediti da attentati dinamitardi in danno dei negozi e delle loro attività commerciali di giorno e di notte troveranno le Forze dell’ordine attente ad ogni loro denuncia”. Rispondendo alle domande ALFANO ha anche promesso rinforzi a Foggia e nei Comuni più grandi della provincia (SAN SEVERO compreso) con l’invio di uomini del Reparto Prevenzione Crimine nazionale e provinciale, oltre che un mare di telecamere installate nei principali centri al più presto. A tal proposito è stato assicurato che saranno accelerate tutte le procedure esistenti per consentire ai Comuni (e SAN SEVERO ne prenda atto e parta in quarta con le richieste in tal senso!) di installare rapidamente tanta videosorveglianza capace di far risolvere la maggior parte dei casi di cronaca nera, come la storia recente sta dimostrando in tutta Italia. A SAN SEVERO ne abbiamo avuto più prove nelle sparatorie nei paraggi del viale della Villa e del Teatro Comunale, oltre che nel pestaggio brutale nei confronti del marocchino davanti al bar di fronte al Teatro ‘Verdi’.ALFANO ha anche assicurato che le misure annunciate per la Capitanata nel vertice in Prefettura saranno rese immediatamente esecutive e monitorate con ‘report mensili’ che saranno approntati e forniti al Ministero dell’Interno dal Prefetto di Foggia.

Fin qui la cronaca della visita di ALFANO a Foggia. Da parte nostra aggiungiamo i soliti commenti…senza peli sulla lingua e capaci di fotografare realisticamente la situazione di casa nostra. Naturalmente ci auguriamo che tutte le promesse fatte dal Ministro trovino poi la strada della realizzazione in tempi non biblici e soprattutto senza il braccino corto, come si suol dire, che il Ministero ha sempre adottato nei confronti della Capitanata, dove, tanto per fare l’esempio di SAN SEVERO, aspettiamo i rinforzi degli organici di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza da tempo immemore. E questo conferma IL VALORE PROFESSIONALE DI POLIZIOTTI, CARABINIERI E FINANZIERI CHE OPERANO IN QUESTO DIFFICILE TERRITORIO con numeri assolutamente inadeguati di uomini e mezzi, facendo straordinari (perlopiù non pagati!) a più non posso per difendere l’incolumità dei Cittadini e dei loro patrimoni aggrediti sempre più ferocemente da centinaia di delinquenti decisi a vivere arrogantemente e impunemente alle spalle del prossimo.Si pensi che in passato e oggi le Forze dell’Ordine di stanza a San Severo e nel circondario si sono trovate e si trovano a fare i conti anche con la mancanza di benzina per le auto di servizio e persino con la cancelleria per gli uffici (computer oggi e macchine da scrivere con nastri e carta carbone ieri, penne, fogli,toner e tutto il resto indispensabile in ogni ufficio che si rispetti di questo mondo).Abbiamo sentito decine di volte nei nostri 50 anni di professione giornalistica queste promesse fatte da numerosi Ministri dell’Interno, Presidenti del Consiglio, Deputati e Senatori del territorio senza che poi seguissero fatti concreti. Di solito su dieci promesse se ne realizzavano due o tre al massimo! Aspettiamo dunque per giudicare questo Governo i fatti che seguiranno nelle prossime settimane e nei prossimi mesi alle parole del Ministro ALFANO. A noi non mancano gli argomenti per protestare nei confronti delle Autorità di tutti i livelli e lo faremo ogni volta che ci saranno fatti di cronaca nera gravi che come società locale non riusciamo a fronteggiare a dovere per colpa…di promesse non mantenute. Anche se non possono dirlo a voce alta (ma spesso lo fanno, oggi più di ieri, attraverso i loro sindacati di categoria)siamo convinti che tutti i servitori dello Stato che lavorano in questa nostra terra sono d’accordo con noi ed anzi contano magari sulle nostre proteste di fedeli interpreti della gente di San Severo e di Capitanata per smuovere le autorità politico-amministrative locali perché alzino la voce all’occorrenza nei confronti delle autorità superiori della provincia perché Roma accordi uomini e mezzi sufficienti per mettere la museruola a quelle poche centinaia di criminali e delinquenti che, da sempre, polverizzano la dignità ed il buon nome di questa terra.

DESIO CRISTALLI

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