Giordano: “Encomiabili gli interventi di Prefettura, Enel e forze dell’ordine però non basta”
Il gruppo di lavoro per la sicurezza in agricoltura convocato ieri dal prefetto Luisa LATELLA ha fatto per l’ennesima volta il punto della situazione sulla grave recrudescenza dei furti di rame in tutta la provincia, furti che colpiscono in
particolar modo le aziende agricole che già subiscono una situazione di isolamento. “A parte tutti gli sforzi che la Prefettura, l’Enel e le forze dell’ordine stanno mettendo in campo per arginare il fenomeno – afferma Alfredo GIORDANO, direttore di Confagricoltura Foggia – dobbiamo però rilevare che i furti sono raddoppiati se non triplicati rispetto a un anno fa quando gridavamo all’allarme rosso. Segno che il problema è ben lontano dalla soluzione, nonostante il gran lavoro messo in campo e l’abnegazione da parte di tutti”. La riunione ha messo in evidenza tuttavia ancora qualche crepa nel raccordo fra forze dell’ordine e Enel, in particolar modo nella segnalazione non tempestiva dei furti al comando Carabinieri come evidenziato dal comandante del gruppo di Foggia. “Abbiamo anche sottolineato nel corso della riunione – rimarca GIORDANO – la necessità che le imprese non possano più sopportare e costi suppletivi per non restare al buio e vengano pertanto aiutate a superare tempi prolungati di black-out che in campagna possono durare anche 40-50 giorni. Chiediamo dunque che la Regione si faccia carico della erogazione di gasolio agevolato alle imprese agricole, ormai tutte obbligate ad acquistare (per chi non lo avesse già fatto) i gruppi elettrogeni per sopperire alla mancanza di energia elettrica nelle campagne”.
Oltretutto le contromisure per arginare il triste fenomeno dei furti di rame si limitano soltanto all’azione repressiva: la sostituzione dei cavi di rame con i cavi di alluminio è ad appena un terzo della rete provinciale, pari a 1300 chilometri circa su 5500 chilometri a quanto ammonta la lunghezza della rete elettrica provinciale.
