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L’ANNO GIUDIZIARIO IN PUGLIA INAUGURATO CON DURE (MA GIUSTE!) DENUNCE SOCIALI

L’editoriale di Desio Cristalli

All’inaugurazione dell’anno giudiziario della Puglia, il Presidente della Corte d’Appello di Bari, FRANCO CASSANO, ha dedicato parte del suo intervento alla gravità della situazione delle carceri pugliesi. A proposito della Casa Circondariale di Bari ha evidenziato che, a fronte di un capienza di 288 posti letto, vi sono ben 430 detenuti. Quanto alla Casa Circondariale di FOGGIA, che ha una capienza di 365 posti letto, vi convivono ben 516 detenuti con un sovraffollamento assurdo. Si è poi soffermato sul più grave dei problemi: i suicidi in carcere. Nel 2022 in Puglia si sono suicidati ben 5 reclusi, il numero più alto di tutte le carceri del Mezzogiorno “nel silenzio e nel disinteresse dell’opinione pubblica”, ha aggiunto l’alto Magistrato. A seguire, un’altra fortissima denuncia l’ha lanciata il nuovo Procuratore Generale della Corte d’Appello di Bari, LEONARDO LEONE de CASTRIS, affermando che “stando alle più recenti indagini in Puglia, in molte consultazioni elettorali, sono emersi documentati rapporti tra alcuni candidati e criminalità organizzata. Questa realtà, trasversale alle forze politiche, è in grado di influire sulle competizioni elettorali alterandone i risultati. Dovrà essere quindi compito delle stesse forze politiche operare un’ATTENTA SELEZIONE dei propri candidati. A queste forze va chiesta anche particolare attenzione per le competenze amministrative derivanti dal PNRR”. Il Procuratore de CASTRIS ha inoltre sottolineato che “il Distretto giudiziario di Bari, che comprende anche i Tribunali di FOGGIA e Trani, è molto complesso quanto a incidenza dei fenomeni criminali, e in particolare allarma sempre più la corruzione nella pubblica amministrazione, un segnale di caduta verticale dell’etica e della tensione morale nell’amministrazione della cosa pubblica, ove spesso l’INTERESSE PARTICOLARE umilia l’INTERESSE COLLETTIVO”. Un altro motivo di attenta riflessione è venuto dall’intervento del Governatore della Puglia MICHELE EMILIANO. “Nel territorio pugliese – ha detto il Presidente e già Magistrato di lungo corso – tante cose sono migliorate per un gioco di squadra continuo che ha ‘inventato’ qui in Puglia un ufficio istituzionale per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata, la <Fondazione STEFANO FUMARULO>, e tutti gli investimenti della nostra Regione nell’ANTIMAFIA SOCIALE: 35 milioni di euro in sette anni. Centinaia le iniziative, anche dell’Associazione Nazionale Magistrati. Antimafia sociale significa costruire una rete che si contrapponga alle organizzazioni criminali, e per questo facciamo parte di una comunità solida. Tutto questo però, non ci ha esentato da malattie sociali dolorosissime, come quelle denunciate con grande esperienza e sincerità dagli autorevoli Magistrati CASSANO e de CASTRIS”. Morale della favola: il quadro complessivo pugliese continua ad essere preoccupante e dunque ci uniamo agli appelli alle Autorità di ogni livello perché si tenga sempre la guardia alta nei confronti di ogni criminalità e venga profuso ogni argine concreto ed ogni sforzo preventivo e repressivo.

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