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L’assessore ai Servizi Sociali Mariella Di Monte è già alla ricerca di una soluzione, sul caso della “famiglia C.” dopo la “lettera aperta” di don Vincenzo Borrino

La questione, la situazione della “famiglia C.”, denunciata dal parroco della “Sacra Famiglia”, don Vincenzo Borrino, è nota anche all’attuale amministrazione seppur da poco insediata, ed il sindaco, Francesco Miglio, si è attivato con le altre realtà competenti, per cercare la giusta e ragionevole soluzione. Dopo la “lettera aperta” del sacerdote,

 

inviata alla redazione de “La Gazzetta di San Severo”, queste le dichiarazioni dell’assessore al Welfare e Servizi Sociali, Mariella Di Monte: “Lunedì pomeriggio, 14 luglio, è fissato un incontro con tra la sottoscritta, il Sindaco, i vertici della ASL e le Forze dell’Ordine, visto che la problematica ha tante sfaccettature ed interessa diversi ambiti istituzionali, per trovarne la soluzione. Intanto, abbiamo buone notizie sul caso di Amedeo. È stato ritrovato a Firenze ed è stato sottoposto a T.S.O.”. Le parrocchie, da sempre, sono sempre in prima fila su tali tristi vicende. La “Sacra Famiglia” è in via padre Matteo da Agnone, in un quartiere periferico e ad alta densità abitativa. La lunga strada, conosciuta dai sanseveresi anche come via Fortore, ingloba case popolari e l’area ad edilizia residenziale denominata “Città Giardino”. Sul disagio sociale,  la politica, in generale, sembra interessata ad altro ed accade che solo il Santo Padre insiste sul tema della disoccupazione, del precariato, dei giovani in fila alla mensa della Caritas, ecc.. Quello che le la stragrande maggioranza degli abitanti del Bel Paese si aspettano, non è una generica “ripresa”, ma la speranza di un nuovo modo di gestire l’economia che punta verso il bene comune.



Beniamino PASCALE


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