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LE PROMESSE GOVERNATIVE PER L’ORDINE PUBBLICO A SAN SEVERO E IN CAPITANATA…ORA I FATTI!

Il Reparto Prevenzione Crimine a San Severo ed altri 192 uomini (compresi 24 CACCIATORI DI CALABRIA, cioè uomini specialisti dell’Arma dei Carabinieri per i territori più recalcitranti ni confronti delle regole democratiche) a presidio dell’ordine e della sicurezza pubblica in Capitanata sono il frutto di anni di battaglie fatte dalle Istituzioni locali e dagli organi d’informazione (COMPRESA A PIENO TITOLO LA NOSTRA “GAZZETTA”) e da parte della migliore opinione pubblica che, più volte, è scesa direttamente in piazza per chiedere un serio e credibile contrasto delle attività mafiose. I vistosi correttivi promessi sono il traguardo odierno — diciamolo apertamente — di una lunghissima e colpevole sottovalutazione dei fenomeni criminali della QUARTA MAFIA nazionale, cioè la MAFIA DI CASA NOSTRA, oggi come oggi tra le più pericolose e sanguinarie del Paese. Anche la Commissione Parlamentare Antimafia, presieduta dall’on. ROSY BINDI, ha dato il suo autorevole contributo al risultato finale di tutte le battaglie fatte in questa terra per decenni, al fine di convincere il Governo nazionale sulla necessità di rispondere all’arroganza della criminalità nostrana che ha seminato centinaia di morti negli ultimi decenni in Capitanata (la sola Città di San Severo ha contribuito con otto morti ammazzati negli ultimi due anni e mezzo, con una statistica percentualmente tra le più devastanti d’Italia!!!). Per quanto ci riguarda, i nostri Lettori sanno che non ci siamo mai tirati indietro in questa lotta, intervenendo con determinazione giornalistica e con un linguaggio deciso in ogni momento caldo della CRONACA NERA locale, facendo da pungolo alle Istituzioni territoriali (Prefettura, Magistratura, Questura, Amministrazione Regionale, Amministrazione Provinciale ed Amministrazione Comunale). Va però fatto notare, alla luce di quel che spesso hanno evidenziato i nostri Lettori nelle loro lettere di protesta, che sono stati quasi assenti da queste lunghe battaglie di civiltà e di democrazia contro il crimine, buona parte della politica spesso in tutt’altre faccende affaccendata, un’alta percentuale dell’associazionismo locale egoisticamente impegnato solo nei propri interessi particolari ed anche gran parte delle associazioni di categoria professionali ed imprenditoriali, nascoste dietro le battaglie fatte da altri a viso aperto. Un modo troppo comodo di far parte di una società civile, vissuto senza rischi, al coperto del coraggio altrui…e che magari oggi sarebbe capace di ostentare spudorato compiacimento per i risultati ottenuti. Sempre che le promesse fatte dal Ministro MINNITI poche ore fa a Foggia si traducano rapidamente in fatti concreti e in ulteriori presidi contro il crimine che continua ad insanguinare la nostra terra. Il Reparto Prevenzione Crimine a San Severo ed i nuovi presidi anticriminalità in Capitanata faranno della provincia di Foggia una delle più controllate d’Italia, stando alle statistiche di queste ore. Adesso la lotta alla MAFIA stanziale e ai suoi perversi metodi criminali dovrebbe essere meno impari e lo Stato dovrebbe poter prendere il sopravvento…o almeno questo si aspettano le nostre popolazioni. Ci auguriamo che il prossimo futuro non ci riservi altre delusioni e che omicidi, rapine, estorsioni, furti ed il resto del campionario delinquenziale locale abbiano i giorni contati o che le statistiche nostrane possano almeno allinearsi a quelle nazionali in materia. Non si chiede la luna…ma almeno quel piccolo spicchio che ci spetta di diritto!
LA REDAZIONE

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