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LETTERA ALLA GAZZETTA: I genitori dovrebbero rendersi conto delle bravate dei propri figli

“Gent.mo Direttore,

le scrivo questa lettera per segnalare che nella città di San Severo nelle ultime settimane è esplosa una nuova “moda”, probabilmente importata durante l’estate da una di quelle località turistiche dove i giovani vengono lasciati allo sbando totale, al di fuori dello sguardo “attento” dei genitori, ammesso che abbiano occhi per guardare

 

e siano capaci di rendersi conto delle “attività” svolte dai propri figli.

Passeggiando per le strade cittadine, si notano numerosi gruppetti di “amici” (ragazzi di ogni età) che con disinvoltura danno delle vere e proprie gomitate, “violente”, ai fianchi o al torace dei passanti di qualsiasi età.

Dopo aver commesso la “bravata da mongolino d’oro”, proseguono dritti con disinvoltura, facendo finta di niente, anzi sorridendo e vantandosi con gli altri del gesto commesso (magari mettono una tacca sul diario, aggiornando la classifica delle vittime colpite).

Se dovessi usare un termine moderno, potrei definire questi ragazzi come i classici “bimbo minkia”, viziati e annoiati!

Commettono le loro bravate senza mai rendersi conto delle conseguenze.

Dovrebbero essere informati sulla pericolosità dei gesti compiuti: caduta con trauma cranico, frattura del femore, trauma toracico con ripercussioni sul cuore, vasi e polmoni, danno traumatico dei pacemaker con arresto cardiaco.

A casa mia c’è una persona portatrice di pacemaker e un’altra con protesi intracardiaca.

Un evento traumatico di quel tipo è ad alto rischio per la vita delle persone con tutte le conseguenze penali e risarcitorie che ne derivano.

“Uomo” avvisato….”


MIRKO

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