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LETTERA APERTA A MICHELE EMILIANO

Questa lettera pubblica è rivolta all’attuale Assessore alla legalità e sicurezza del Comune di San Severo Emiliano, ex Sindaco di Bari e candidato alla Presidenza della Regione Puglia.

Assessore Emiliano, quando lei era Sindaco di Bari abbiamo apprezzato gli interventi per risanare il centro storico e renderlo più agibile e vivibile, a partire dalle ordinanze per lo smantellamento dei

 

gazebo e strutture abusive su suolo pubblico. Qui da noi c’ è una piaga dilagante, sfacciata e progressiva che si sta mangiando ogni spazio utile alla collettività: l’occupazione del suolo pubblico sta deturpando il paesaggio, riducendo la viabilità pedonale, ciclistica e perfino automobilistica. Abbiamo sperato, in quest’ultimo anno, che ci fosse una decisa inversione di tendenza, che finisse il lassismo, la compiacenza da parte di coloro i quali sono preposti al controllo del territorio e delle opere pubbliche, a far rispettare leggi, regolamenti e ordinanze sindacali. Da noi il Codice della Strada è carta straccia, le norme di igiene questioni di scarsa importanza, la sicurezza dei pedoni, dei disabili e la mobilità di mamme, anziani, ragazzi è del tutto secondaria. Insomma si dà un cattivo esempio ai cittadini e ai giovani: la prepotenza e l’arroganza pagano, le persone per bene devono subire. Sono ormai pochi i fruttivendoli, i bar, le pizzerie, i negozi di chincaglierie che non occupano gran parte dei marciapiedi e spesso anche delle carreggiate stradali: camion messi di traverso, alberi e siepi eliminati, esposizione di merci deteriorabili alla polvere e ai gas di scarico. Le principali arterie della città sono occupate da lattine, valigie, pere, mele e… cassonetti; ci sono rivenditori che oltre che occupare buona parte del marciapiede, mettono i loro furgoni sulla strada in modo permanente, i loro cassonetti (via don Minzoni); quelli che hanno fatto un vero mercatino sul marciapiede pubblico (via Minuziano, P. Nenni…). Ci sono manufatti decadenti e pericolosi da decenni inutilizzati (via d’Alfonso) che stanno lì ad imbruttire la città. Egregio Assessore non dobbiamo spiegare a lei, magistrato, che la lotta all’illegalità parte anche da piccoli segnali né dobbiamo scomodare l’esempio del Sindaco GIULIANI (quello di New York naturalmente); nel momento in cui le segnalazioni dei cittadini, delle associazioni, degli organi d’informazione, vengono disattese, si lancia un brutto segnale: si scoraggia la partecipazione, si alimenta la rassegnazione e l’illegalità prospera nell’assenza di regole. La casistica sarebbe lunghissima e rimandiamo al nostro sito per alcune foto segnalate dai cittadini. Quindi non possiamo celare la nostra delusione nei confronti di questa Amministrazione e del Suo operato che speravamo dessero forti segnali di svolta e di cambiamento. A nostro parere, che da anni segnaliamo queste anomalie, l’Ufficio Tecnico ha grosse responsabilità nel mancato controllo dei lavori su aree pubbliche (vedi via Foggia); ciò ha determinato un degrado progressivo, a partire dalla metanizzazione della città e incalcolabili danni economici. Ma anche le direttive della Polizia Municipale non sono state all’altezza della situazione, fatti che sono sotto gli occhi di tutti, vengono tollerati o ritenuti normali, tanto sono diffuse la trasgressione al codice della strada e alle ordinanze sindacali. Ma la speranza è l’ultima a morire, e noi vogliamo ancora credere che l’asse San Severo-Foggia-Bari che si va delineando possa essere una opportunità per la nostra collettività e non un posizionamento di poltrone, quindi ci aspettiamo segnali concreti. Mentre in città continuano gli atti di violenza e delinquenziali, i salotti dei talk-show sono sempre affollati.



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