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LIBRERIA ORSA MINORE LUNEDÌ 29 GENNAIO 2018 – ORE 18,30 Serata di poesia con presentazione incrociata

APPROSSIMAZIONI E CONVERGENZE di SERGIO PASQUANDREA
e RIVELAZIONE  di ANTONIO LILLO

Qual è il limite estremo della parola poetica? Fino a che punto essa può smaterializzarsi nell’astrazione e quanto, invece, può aderire alla cosa in sé? È possibile tendere i rapporti semantici, rimanendo però il più possibile vicini alla corporeità? Questo libro è un’esplorazione sulle potenzialità della parola. Si articola in due parti, distinte ma speculari: la prima, Approssimazioni, ha come asintoto il corpo femminile, che è sé stesso, nella sua fisicità più erotica, ma si identifica anche con la Parola assoluta; la seconda parte, Convergenze (sottotitolo “Contributo a una storia della Bellezza”), si misura con una serie di quadri del Rinascimento, ai quali i versi danno voce, nel tentativo di circumnavigare quell’esperienza di per sé ineffabile che è il Bello.
Nel suo corpo a corpo con il Senso, “Approssimazioni/Convergenze” vuol proporsi come un’utopica coincidentia oppositorum: massima esattezza descrittiva e, insieme, massima astrattezza speculativa.
Illustrazioni di Michela Neglia e Sergio Pasquandrea
Sergio Pasquandrea (San Severo, 1975) vive e lavora a Perugia, dove insegna lettere in un liceo. Si occupa inoltre di giornalismo musicale in ambito jazz. Ad oggi ha pubblicato le plaquette Topografia della solitudine (Fara) e Parole agli assenti (Smasher), e le raccolte Approssimazioni (Pietre Vive), Oltre il margine (Fara) e Un posto per la buona stagione (qudu) oltre a numerosi testi in riviste e antologie. È inoltre autore del libro di racconti jazz Volevo essere Bill Evans (Fara) e del saggio Breve storia del pianoforte jazz. Un racconto in bianco e in nero (Arcana).

Rivelazione di Antonio Lillo è una raccolta di storie, scritte in prosa e in versi, che possono leggersi singolarmente oppure nel loro insieme. Se talvolta tali storie prendono pieghe fantastiche è perché al loro autore piacciono le favole. Qualcuno potrebbe obiettare che le favole non migliorano la vita, né le rendono giustizia. L’autore replica che di buone favole c’è anche troppo bisogno in giro, perché negli ultimi anni non abbiamo sentito che frottole. Le favole sono un’altra cosa. Volume finalista Premio Carducci 2015.
Antonio Lillo (Putignano, 1977), vive a Locorotondo, in Puglia. È direttore editoriale della micro casa editrice Pietre Vive. Poeta di lingua italiana e dialettale, ad oggi, ha pubblicato le raccolte poetiche L’innocenza del Male (2009), Viva Catullo (2011), Dal confino (2013), Rivelazione (2014) e il reportage fotografico Piazza Vittorio Emanuele (2010). È autore, per il teatro, dell’atto unico Fiat Umbra (2010) per la regia di Carlo Formigoni, del monologo Grasso (2011) per la regia di Elisa Gestri, divenuto nel 2012 una piéce radiofonica per Radiotre. È inoltre coautore, insieme a Carlo Formigoni, della commedia Sapore si sale (2014) per la regia di Carlo Formigoni; e, insieme a Francesca Montanaro, dello spettacolo per bambini L’albero di Iqbal (2014) per la regia di Francesca Montanaro.

libreria Orsa Minore
via Soccorso 123 – San Severo
www.libreriaorsaminore.it

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