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L’Ottica Camillo, a San Severo, festeggia i suoi (primi) 10 anni di attività.

di Beniamino PASCALE

Oggi l’Ottica Camillo, a San Severo, festeggia i primi 10 anni di attività e sarà un “compleanno” particolare, considerando la non semplice congiuntura economica. “Avevo 22 anni e tanta voglia di fare bene il mio lavoro con l’entusiasmo e la grinta che ogni giorno, come il primo giorno, avvolgono le mie giornate – ha dichiarato Gianluca Camillo– Sono passati dieci anni e posso dire di sentirmi soddisfatto del lavoro svolto e di tutti gli avvenimenti che si sono susseguiti fino ad oggi. Ho sempre cercato di posizionarmi sul mercato in maniera qualitativa per soddisfare le esigenze dei clienti, di essere scelto per la qualità dei prodotti forniti, sulla cortesia e l’educazione nel rispetto di tutte le persone, così come insegnatomi dalla mia famiglia. Sono molto grato a tutte le persone che si sono fidate e affidate a Ottica Camillo”. Marchio registrato nel 2012 da cui nasce anche la linea di occhiali a marchio “Camillo”, pensata e disegnata dal titolare e in vendita nel suo negozio oppure on line. “Dieci anni di aggiornamenti, d’impegno e di ricerca per essere sempre un passo avanti e anticipare i tempi – ha ripreso Gianluca Camillo – per avere quel tocco di originalità che mi potesse contraddistinguere. Nel 2015 vinco e partecipo a un lavoro-premio come unico ottico pugliese al ‘Vision Care Institute – Johnson e Johnson’ di Praga, per un ‘followingcourse’ da una nota azienda del settore ‘lenti a contatto’. Occasione per il mio perfezionamento nel campo delle lenti a contatto e di confronto con altri colleghi provenienti da altre realtà”. Gianluca Camillo guarda molto anche al sociale e il negozio di via Zannotti resta un punto di riferimento per la raccolta degli occhiali usati. “Certo – ha confermato Camillo – Due anni fa ho deciso di partire per il Nepal andando a portare occhiali (nuovi e usati) in un orfanotrofio di bambini tibetani rifugiati. Ma prima sono stato in Africa, in Benin come ottico insieme al dott. Piero Sanpaolo. Pensando a quei dieci giorni di missione, ricordo l’affetto di quel popolo che ci vedeva come salvatori della loro vista. Un impegno duro spinto dalla voglia di aiutare chi era meno fortunato di noi, e di risolvere problemi legati alla loro occhi, più grandi di quando ci aspettassimo”.

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