LUCERA: OPERAZIONE DELLA POLIZIA DI STATO : WHITE RABBIT
All’ alba di questa mattina Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Lucera e della Squadra Mobile di Foggia hanno collaborato con la Squadra Mobile della Questura di Isernia per l’esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, degli arresti domiciliari e dell’obbligo di dimora con obbligo di presentazione alla P.G., a carico di dodici persone residenti fra Isernia, Lucera e Roma per il reato di detenzione illecita , trasporto e cessione di sostanza stupefacente del tipo cocaina. ,- emessa dal Tribunale di Isernia Ufficio del G.I.P. – Il territorio di Lucera è stato interessato per l’esecuzione di tre provvedimenti cautelari in carcere e di due provvedimenti dell’obbligo di dimora e presentazione alla P.G., misure eseguite dal Commissariato di Lucera e dalla Squadra Mobile di Foggia con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine.
In particolare sono stati tradotti in carcere: Ricci Vincenzo , del 1957; Barbetti Santuccio del 1974 e Barbetti Luigi del 1978 e la misura dell’obbligo di dimora nei confronti di B. F., pregiudicato del 1955 e D. G. I. del 1989.
Le attività investigative condotte dalla Polizia di Stato, concentratesi fra la fine dell’anno 2017 e l’anno 2018, hanno dimostrato che RICCI VINCENZO, noto pregiudicato locale, già con precedenti specifici, di elevata caratura criminale, in più occasioni a bordo di un’autovettura di cui ne aveva la disponibilità, trasportava da Foggia ad Isernia ingenti quantitativi di cocaina per consegnarli al pusher di Isernia, che la riceveva al fine di metterla in vendita nel territorio di Isernia.
In alcune occasioni Ricci Vincenzo si è recato ad Isernia con B. F., di Lucera del 55, pregiudicato. Coinvolti sono anche i lucerini Barbetti Santuccio, anch’egli gravato da precedenti di polizia e giudiziari, che fungeva da intermediario tra Ricci Vincenzo e il pusher di Isernia, ricevendo e trasmettendo gli ordinativi di sostanza stupefacente e gestendo il flusso dei corrispettivi, anticipando a volte le somme dovute. Anche Barbetti Luigi, fratello di Santuccio, metteva a disposizione di quest’ultimo l’ utenza telefonica a lui intestata per le conversazioni fra Barbetti Santuccio e il puscher.
Coinvolta è altresì D. G. I. del 1989, compagna di Barbetti Luigi, la quale metteva a disposizione dei Barbetti una carta postepay a lei intestata al fine di ricevere i pagamenti del pucher. La medesima carta proprio questa mattina è stata rinvenuta e sequestrata da personale del Commissariato di Lucera.
20.03.19