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MOVIMENTO 5 STELLE: I GRUPPI ZERO DI CAPITANATA A SOSTEGNO DI GIORGIO SERNIA

Gli attivisti dei “Gruppi Zero” di, San Nicandro Garganico, Cerignola, Foggia, San Severo, Ortanova, Stornarella , Manfredonia, e Cerignola, intendono esprimere il loro sostegno al Candidato consigliere regionale penta stellato,  Giorgio Sernia, che lo vede, quest’anno politicamente impegnato, e a sostegno del manifesto “Territorio Zero” completamente assorbito dal programma del

 

Movimento 5 Stelle.

Ribadiamo, inoltre, l’adesione al “Dodecalogo” di Territorio Zero, ufficializzata,  nei giorni scorsi a Monopoli (Bari) in occasione del primo workshop Nazionale dei Gruppi Zero, cittadini, tecnici, esponenti del mondo accademico, e candidati politici in corsa per la tornata elettorale del 31.

“L’impegno preso”, aveva spiegato  Angelo Consoli, autore insieme a Livio de Santoli  del libro –manifesto  “territorio zero”, in occasione del Meeting nazionale,  “sarà  rivolto alla realizzazione di 12 punti – 4 per l’energia, 4 per i rifiuti e 4 per l’agricoltura – ritenuti in grado di rilanciare l’economia locale da subito perché sono tutti punti ad alta intensità occupazionale e bassa intensità finanziaria”.

In questo senso, Giorgio Sernia, dottore in Ingegneria biomedica e coordinatore da tempo dell’iniziativa sul territorio di San Severo, è stato visto impegnato anche nel rilancio del modello economico di Nord Pas de Calais, città europea ed  ex bacino carbonifero nel nord della Francia.

Secondo il candidato, “la provincia di Foggia come territorio ricco di risorse avrebbe tutte le carte in regola  per  rialzare la testa e puntare al futuro seguendo il percorso di quella città francese, dove da oltre un anno è in corso un vero e proprio processo di de carbonizzazione, che sarà completato nel 2050.  Le mire di reindustrializzazione punteranno alla creazione di 165.000 posti di lavoro entro 25 anni, i primi 20 solo nei primi anni.”

Come dichiarato da Consoli a conclusione della tre giorni pugliese, “continuare a investire nei vecchi modelli energetici, alimentari e consumistici della seconda rivoluzione industriale non crea nessuna occupazione né crescita distribuita e duratura. Investire nelle infrastrutture digitali smart e green della Terza Rivoluzione Industriale invece ha un effetto moltiplicatore e creerà decine di milioni di posti di lavoro globalmente per i prossimi 40 anni”.

Gruppi Zero di Capitanata

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