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NO ALL’INVASIONE DI CACCIATORI EXTRAREGIONALI NELLA PROVINCIA DI FOGGIA

Anche per quest’anno Il Comitato di Gestione dell’Ambito Territoriale Caccia (ATC) di Foggia intende convertire gli 800 permessi annuali di caccia alla “selvaggina migratoria” riservati ai cacciatori provenienti da fuori regione in 16.000 permessi giornalieri.

ACLI Ambiente, Centro Studi Naturalistici e WWF Foggia hanno chiesto, al Comitato di Gestione dell’ATC, al Segretario Generale della Provincia di Foggia, ai Dirigenti del servizio caccia e pesca della Provincia di Foggia e della Regione Puglia e al Prefetto di Foggia, l’annullamento della delibera del Comitato di Gestione ATC di Foggia n. 29 del 18/04/2016 che autorizza il Presidente dell’ATC a richiedere la totale conversione dei permessi annuali di caccia in giornalieri in quanto tale provvedimento, in contrasto con la Legge Regionale 12/2004 sull’attività venatoria, comporterebbe un considerevole incremento di cacciatori, tra l’altro privi di alcun legame con il territorio della provincia di Foggia.

I sedicimila permessi giornalieri che si intendono dare in sostituzione di quelli annuali, derivano dalla valutazione che gli 800 permessi annuali sono previsti ciascuno per 20 giorni di caccia da cui  800 x 20 pari  appunto a 16.000 e quindi apparentemente non cambierebbe il numero complessivo di giornate di caccia autorizzate.

 È una stima che ACLI Ambiente, Centro Studi Naturalistici e WWF Foggia assolutamente respingono. Se, infatti, come la citata Legge Regionale esplicitamente prevede, si rilasciassero solo gli 800 permessi stagionali, si avrebbe una pressione venatoria molto inferiore, con conseguente salvaguardia ambientale e faunistica. Si deve tener conto, infatti, evidenziano le tre Associazioni, che solo per 3 giorni a settimana non consecutivi è consentita la caccia e quindi difficilmente i cacciatori extraregionali riuscirebbero ad utilizzare tutte le 20 giornate previste nel permesso annuale.

Proprio per evitare una eccessiva pressione venatoria, hanno evidenziato le associazioni nella richiesta di annullamento della citata Delibera dell’ATC, la Legge Regionale 12/2004 non prevede la totale conversione dei permessi annuali in giornalieri, consentendola solo per eventuali posti residui qualora si verificasse un numero di richieste pervenute inferiori al limite di 800 permessi annuali concedibili. Non è il caso dell’ATC Foggia dove al 2 maggio 2016 erano pervenute 1199 domande di permesso di caccia da residenti extra regione e quindi già superiori al limite di 800, con la conseguenza che non ci sono posti che possono essere trasformati in permessi giornalieri.

La conversione dei permessi annuali in giornalieri, hanno anche evidenziato nell’esposto le Associazioni firmatarie, lascia inoltre aperta la possibilità che si creino “picchi di pressione venatoria” ovvero giornate con un numero di cacciatori extraregionali superiori al limite di 800, circostanza che è avvenuta in diversi giorni di ottobre del 2015 con una punta massima di 1306 permessi rilasciati in una sola giornata di caccia.

Inoltre, evidenziano ACLI Ambiente, CSN e WWF, la concessione di permessi di caccia  giornalieri extra regione favorisce un turismo venatorio “mordi e fuggi” mentre con quelli annuali si favorirebbe la permanenza per qualche giorno dei cacciatori, valorizzando in questo caso l’offerta del territorio alberghiera ed enogastronomica.

La vera motivazione di non voler rilasciare da parte dell’ATC permessi di caccia annuali ai residenti extra regione, evidenziano le tre Associazioni, va forse ricercata nella lettera di risposta a un componente  dell’ATC nella quale viene spiegato che se nella scorsa stagione venatoria fossero stati rilasciati gli 800 permessi annuali agli extra regionali a € 84,00 cadauno si sarebbero incassati “solo” € 67.284 mentre la conversione in permessi giornalieri a € 30,00 cadauno ha fruttato € 348.300.

Foggia, 07.06.16

ACLI Ambiente Foggia

 Centro Studi Naturalistici Foggia

 WWF Foggia

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