Succede a Grosseto. Riporto l’estratto di un articolo apparso qualche mese fa sul giornale “Il Tirreno” …”Stava attraversando le strisce pedonali di viale Giacomo Matteotti, stava per salire con la sua carrozzina sul marciapiede e si è vista parare davanti una Nuova Jeep Renegade giusto davanti allo scivolo che consente ai disabili – ma anche ai genitori coi passeggini – di salire sul marciapiede. Il copione delle auto lasciate davanti agli scivoli per disabili, purtroppo, va in scena spesso in città. Gli scivoli dei marciapiedi sono quotidianamente inaccessibili». Esagerazioni? Macché. È bastato farsi un giretto di mezz’ora intorno al centro storico, sul viale dei Tigli, su viale Matteotti per trovare una decina di esempi “freschi di giornata”. Con casi di chi si piazza proprio sulle strisce pedonali, impedendo un passaggio sicuro anche ai fortunati che le gambe ce le hanno sane e robuste. Poi ci sono quelli che non si fanno scrupoli di parcheggiare l’auto non solo davanti agli scivoli di accesso ai marciapiedi, ma anche negli spazi riservati alle auto delle persone disabili. «E se provi a protestare, la risposta è sempre la stessa…“La lascio solo per un minuto”. Ma pensiamo a chi è in carrozzina. Per salire sul marciapiede deve aspettare, magari sotto la pioggia, chi è andato a prendersi un caffè”.
Questo succede a Grosseto e succede nella stessa misura anche nella nostra Città. E’ una situazione che tutti conoscono – da anni – e tutti hanno potuto constatare che non vi è stata alcuna Amministrazione Comunale che abbia saputo debellare questo fenomeno. Lo dobbiamo dire con tutta l’autocritica necessaria per chi ha ricoperto e ricopre una carica pubblica. Passiamo giustamente la giornata a lamentarci delle cose che non vanno, della maleducazione altrui, dello Stato che non funziona, ecc. Tuttavia non ci rendiamo conto che anche noi diamo un pessimo esempio. So di aver ripreso un argomento dibattuto tante volte. M allora che facciamo, dobbiamo considerarla irrimediabilmente persa questa partita?
MICHELE MONACO
