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Polizia Municipale di San Severo in stato di agitazione per il controverso “Piano di razionalizzazione” proposto dal Comune

Si è svolta nella sala riunioni del Comando di Polizia Municipale di San Severo, l’assemblea degli Operatori della Polizia Locale con all’ordine del giorno il controverso “Piano di razionalizzazione”. All’assemblea hanno partecipato, oltre

 

ad una folta rappresentanza di agenti, anche le segreterie unitarie “FP CGIL”, “CISL FP”, “UIL FP” e “DICCAP”, con la presenza delle R.S.U. dell’ente. “Il motivo per il quale è stata convocata l’assemblea unitaria – evidenziano i rappresentanti delle sigle sindacali – è scaturito dall’iniziativa dell’Amministrazione comunale di porre in essere, in modo unilaterale, un piano di razionalizzazione ‘a spese’ del personale, degli uffici e dei servizi, ‘a danno’ della cittadinanza. In particolare, la mancata previsione delle risorse necessarie per garantire servizi specifici come ‘la reperibilità’, di certo farà venire meno la presenza degli Operatori di Polizia Municipale in caso di interventi particolari nelle ore diurne e notturne. L’azione unilaterale – continuano i sindacalisti – ha inciso fortemente sull’organizzazione del servizio a discapito del servizio stesso, gravando sulle condizioni lavorative, provocando difficoltà agli Operatori e di conseguenza disagi alla collettività”. Il Comando sanseverese, tra l’altro, vive già una situazione di precarietà, in quanto il 25% del personale è part time e con limitazioni fisiche. “Tale azione – riprendono in modo unanime i sindacati – è da stigmatizzare sia nel metodo che nella tempistica, considerato che ci troviamo in una fase pre elettorale nella quale verrà eletto l’organo decisionale, giustificato a diramare gli indirizzi politici ed organizzativi a medio termine. L’assemblea ci ha dato mandato di mettere in atto tutte le iniziative legali e sindacali previste dalle norme contrattuali e di legge, fra cui la proclamazione dello stato di agitazione del personale, l’avvio delle procedure di ‘raffreddamento’ dei conflitti e le azioni propedeutiche all’indizione di uno sciopero unitario. La decisione unilaterale farà venir meno determinate prestazioni lavorative che si ritengono essenziali per l’erogazione di servizi alla Città. La strada intrapresa andrà a pregiudicare la possibilità di poter garantire servizi necessari e la presenza fisica degli operatori stessi in strada”.



Beniamino PASCALE

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