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PUGLIA E CAPITANATA, LIVELLO DI BENESSERE TRA I PIÙ BASSI D’ITALIA

L’Editoriale di DESIO CRISTALLI

L’ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA (ISTAT) dal 2018 diffonde annualmente una analisi sui dati reali dei livelli di benessere riferiti alle province e alle città metropolitane italiane, anche tenendo conto delle più importanti specificità locali. L’edizione 2023 presenta i profili delle regioni e loro province sotto i vari aspetti: i vantaggi, gli svantaggi, le disparità territoriali, la posizione nel contesto italiano ed europeo e le più recenti evoluzioni, oltre agli indicatori sul territorio, sulla popolazione e sulle economie particolari. Le sei province della Puglia hanno livelli di benessere decisamente più bassi rispetto agli altri territori d’Italia e in alcuni casi anche del Mezzogiorno. L’ISTAT classifica le province nazionali in classi di benessere bassa, media e alta, con una media delle province meridionali pari a circa il 26,5 rispetto a quella nazionale di quasi il 43%. Circa il 50% delle misure del benessere relative alle province pugliesi si situa nelle classi medio-bassa e bassa. In quest’ultima classe l’incidenza degli svantaggi in Puglia è per certi versi peggiore di quella dell’intero Mezzogiorno. Le province di FOGGIA e Taranto sono le più fragili, con circa il 60% degli indicatori nelle classi di benessere bassa e medio-bassa. La nostra CAPITANATA è in svantaggio nel campo della Salute, salvo il tasso di mortalità per demenze e malattie del sistema nervoso. Per tutte le province pugliesi sono evidenziati svantaggi rispetto al quadro nazionale per paesaggio, patrimonio, innovazione, ricerca e creatività. Nel dominio relazioni sociali le sei province della Puglia si collocano ancora nelle classi bassa e medio-bassa, come il benessere economico, l’istruzione, la formazione, il lavoro e la conciliazione dei tempi di vita. La Puglia si colloca tra le regioni europee con risultati ottimi solo per due dei nove indicatori confrontati: speranza di vita e mortalità infantile (73° e 72° posto su 234 regioni d’Europa). Il risultato peggiore (231° posto su 234) tra le regioni europee la Puglia lo centra in modo estremamente preoccupante per il tasso di occupazione dei cittadini tra i 20 e i 64 anni. Ed ecco i dati statisticamente essenziali sulla nostra regione…che pochissimi pugliesi conoscono! La Puglia, al 1° gennaio 2023, comprende 257 Comuni, 6 province e una città metropolitana (Bari). Prevalgono piccole città e sobborghi, dove risiede il 60,8% della popolazione, mentre il 34,9% vive in città. Il restante 4,3% risiede nelle zone rurali. La popolazione della Puglia, nel 2023, è di circa 3,9 milioni di residenti e rappresenta il 6,6% della popolazione italiana. La decrescita demografica, dal 2014 ad oggi, è di 52.453 unità, proporzionalmente simile a quella complessiva dell’Italia. L’economia pugliese presenta una forte incidenza dell’AGRICOLTURA, che affianca un SETTORE INDUSTRIALE più rilevante rispetto alla media del Mezzogiorno.

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