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RIFLESSIONI DI FRANCO PERSIANO ELETTORE E CITTADINO DI S. SEVERO

Riceviamo e pubblichiamo

“Rispetto alla lunga lettera nella quale sono spiegate le ragioni delle dimissioni dell’Assessore MARIELLA DI MONTE, non si può far finta di niente e prenderne atto con un’alzata di spalle voltando la testa da un’altra parte. Il comunicato del Sindaco MIGLIO, è di un semplice ringraziamento, facendo passare le dimissioni come se fossero una scelta personale dovuta

 

a motivi di salute o di lavoro. Occorre che il Sindaco MIGLIO ma, aggiungo, anche l’assessore alla Legalità Michele Emiliano, debba spiegare alla città, a quell’ “elettorato che ha consegnato un anno fa, una vittoria addirittura plebiscitaria, un risultato che nessuno (forse nemmeno Miglio stesso) aveva pronosticato alla vigilia, soprattutto considerata la caratura dei suoi antagonisti e lo spessore degli schieramenti che si erano mossi a loro supporto”, secondo le parole usate dall’ex assessore. Nella lettera di dimissioni, Mariella Di Monte denuncia una cosa grave: ” La cosa che più spesso, in questi dieci mesi, mi e stata rimproverata,è stata la mia tendenza a leggere tutto in chiave (secondo voi) giuridica. “Noi siamo chiamati ad amministrare, non alla ricerca della verità. Non siamo giudici, e questa non è una Procura della Repubblica o della Corte dei Conti. Dobbiamo risolvere i problemi della città, non scoprire le passate magagne””. E’ una denuncia forte, anche se nessuno sembra averla letta. Cosa si vuole coprire e non denunciare? Miglio e anche l’assessore alla Legalità Michele Emiliano di fronte a queste motivazioni, poste a base delle dimissioni dall’ex assessore Di Monte, devono rispondere non solo in Consiglio Comunale, ma alla Città e agli elettori che hanno dato fiducia al progetto “Bene Comune”. Inoltre la dott.ssa Di Monte in altri passaggi della lettera di dimissioni sostiene quanto segue: “In questi dieci lunghi mesi si è perso per strada, ben presto, l’entusiasmo delle prime settimane.  Probabilmente non hanno giocato a favore dell’amministrazione le continue campagne elettorali in cui, come gruppo, ci siamo dovuti cimentare e nelle quali, tutt’oggi, siamo impegnati. Gestire una città di quasi sessantamila abitanti richiede un impegno a tempo pieno che non sempre si concilia con quello, parimenti gravoso, richiesto ad un comitato elettorale permanente. Sul fronte amministrativo, in effetti, lo scontro con una tecnostruttura legata a logiche vecchie e ad altrettanto vecchi personaggi e modi di far politica è stato fin da subito durissimo, soprattutto perché si è data l’impressione di non avere “mezzi di correzione”, se così si può dire”.  Miglio deve dare spiegazione pubblica alle dimissioni di un suo assessore di valore come la dr.sa MARIELLA DI MONTE che, tra l’altro, nei mesi scorsi è stata sottoposta ad attacchi forsennati di chi aveva perso le elezioni. Non può uscirsene con un formale e sbrigativo ringraziamento, perchè le dimissioni lo chiamano in causa.  Vuole dare una vera SVOLTA a questa città, cambiare rotta di 360 gradi, chiedere scusa alla città e mettersi a governare sul serio?  Questo è stato un anno sprecato tra vuoti proclami e atti propagandistici tesi ad una perenne campagna elettorale. Occorre una seria presa di coscienza, occorre aprire un serio dibattito con la città, con le forze politiche e sociali, con quanti hanno sostenuto un progetto di cambiamento, altrimenti sarebbe meglio passare la mano. Sarebbe anche il caso, forse, che alla dottoressa DI MONTE venissero portate delle scuse, non il benservito, come hanno fatto Miglio da un lato ed il movimento LA SVOLTA dall’altro. Che cambiamento è questo, se un assessore di assoluto valore viene, di fatto, costretto a dimettersi?”



FRANCO PERSIANO

SEGR. SPI/CGIL-FOGGIA

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