SAGGE RIFLESSIONI SUL DIFFICILE TEMA DELL’”URBANICIDIO”
LETTERA AL DIRETTORE
CI È PERVENUTA IN REDAZIONE UNA LETTERA DELL’ARCH. FABIO MUCILLI, RESPONSABILE DEL SERVIZIO URBANISTICA DEL COMUNE, CHE OSPITIAMO VOLENTIERI E CHE PRECISA IN MODO EFFICACE I TERMINI DELLA QUESTIONE SOLLEVATA NEL NUMERO SCORSO DELLA ‘GAZZETTA’ DAL NOSTRO DIRETTORE DESIO CRISTALLI IN MATERIA DI URBANICIDIO.
ECCO COSA SCRIVE L’ARCH. MUCILLI:
“Egregio direttore, con il tuo EDITORIALE sull’URBANICIDIO solleciti una riflessione su un tema difficile e, per quanto non voglia in alcun modo tirarmi indietro, non credo ti sfugga che la questione che hai posto investe diversi aspetti del “vivere civile”: dal rispetto delle regole (da parte dei Cittadini) alla sanzione del mancato rispetto delle medesime (da parte della Pubblica Amministrazione); non da ultimo, il tema che hai sollevato attiene alla “qualità” delle regole e, soprattutto, alla loro “finalità”, alla loro stessa “ragion d’essere”. E’ proprio su quest’ultima questione che vorrei soffermarmi, in quanto fra pochi giorni, con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, entrerà in vigore il nuovo PIANO URBANISTICO GENERALE (PUG), che introdurrà non poche innovazioni in materia di regole per la trasformazione della Città e del territorio. Un aspetto che a mio giudizio non è stato finora posto nella giusta evidenza nella discussione pubblica è costituito dall’estensione della tutela paesaggistica all’intero territorio agricolo di San Severo, in recepimento di espressa richiesta dell’Assessorato alla Qualità del Territorio della Regione Puglia in sede di Conferenza di servizi: la cosa non è di poco conto, in quanto se è ormai opinione largamente condivisa che sia necessario valorizzare i prodotti del territorio in ragione della loro “tipicità” e del loro essere “espressione” del territorio medesimo, in altre parole facendo leva sul concetto di “identità”, allora la tutela e la valorizzazione del paesaggio, nell’accezione fatta propria dalla “Convenzione Europea del Paesaggio” (approvata e sottoscritta dall’Italia in qualità di Paese membro del Consiglio d’Europa) diventano ineludibili. Se chi ha sottoscritto la Convenzione si è impegnato a “riconoscere giuridicamente il paesaggio in quanto componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni, espressione della diversità del loro comune patrimonio culturale e naturale e fondamento della loro identità” ed a “integrare il paesaggio nelle politiche di pianificazione del territorio, urbanistiche e in quelle a carattere culturale, ambientale, agricolo, sociale ed economico“, allora l’estensione della tutela e della valorizzazione paesaggistica all’intero territorio agricolo di San Severo (tra l’altro trentaduesimo Comune italiano per estensione territoriale), unita alla puntuale individuazione delle preesistenze architettonice e archeologiche, della rete tratturale e degli altri elementi costitutivi del paesaggio, costituisce senz’altro un passo considerevole nella direzione giusta. Il primo effetto concreto di tale previsione pianificatoria sarà la necessità della preventiva verifica della compatibilità paesaggistica per l’autorizzazione degli interventi di trasformazione del territorio agricolo; inoltre, è il caso di evidenziare che nel caso (ove la legge lo consenta) di richieste “ex post”, ai fini del rilascio dell’eventuale titolo abilitativo in sanatoria dovrà essere preliminarmente accertata la compatibilità paesaggistica dell’intervento realizzato (anche mediante la prescrizione di eventuali opere di mitigazione degli effetti sul paesaggio).
Ma in che modo la tutela e la valorizzazione del paesaggio hanno a che fare con la questione da te posta dell’URBANICIDIO? Torna utile a questo proposito citare ancora la “Convenzione”, che impegna i sottoscrittori “ad accrescere la sensibilizzazione della società civile, delle organizzazioni private e delle autorità pubbliche al valore dei paesaggi, al loro ruolo e alla loro trasformazione” ed a promuovere “gli insegnamenti scolastici e universitari che trattino, nell’ambito delle rispettive discipline, dei valori connessi con il paesaggio e delle questioni riguardanti la sua salvaguardia, la sua gestione e la sua pianificazione”.
In conclusione, gli uffici (pur con le notevoli limitazioni in termini di personale e di dotazioni strumentali, chissà quanto nel lungo periodo…casuali) continueranno a procedere in applicazione del Codice dell’Edilizia e del Codice dei Beni Culturali e Paesaggistici (ed a questo proposito è auspicabile che nella nuova organizzazione dell’Ente, in corso di definizione, venga definita in modo adeguato la modalità organizzativa per l’esercizio delle funzioni in materia di paesaggio); ma è pur vero che senza un’adeguata azione sul piano culturale, finalizzata alla diffusione della consapevolezza che una città e un paesaggio “di qualità” costituiscono condizione necessaria e presupposto per qualsiasi seria politica di valorizzazione economica del territorio e di crescita del benessere sociale, le attività di controllo e di repressione dell’abusivismo edilizio non potranno mai essere del tutto efficaci”.
arch. FABIO MUCILLI
Resp. Servizio Urbanistica
Comune di San Severo