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SAN SEVERO: Avete visto che rigenerazione?

I lavori della famigerata rigenerazione urbana di San Severo, tanto propagandati a spese dei contribuenti, procedono con una lentezza impressionante; iniziati prima dell’estate, dopo due stagioni non si vede ancora la luce.

Purtroppo è una pessima

 

consuetudine, frutto di arroganza di potere, indifferenza nei confronti dei cittadini e sciatteria, quella di considerare i tempi di esecuzione di un’opera pubblica fattore di secondaria importanza; basta mettersi il fiore all’occhiello per poter dire: noi faremo questo, quello e bla,bla.

Invece i tempi e le modalità di esecuzione dei lavori dovrebbero essere già indice di una vera rigenerazione urbana, cioè un nuovo modo di considerare i bisogni dei cittadini. Un viale strategico come  due giugno con la maggior parte delle scuole dislocate sul suo asse, con i collegamenti per il Gargano, l’autostrada, il cimitero, l’ospedale non può essere un cantiere aperto per sei mesi, finora.

Così in questi mesi ci sono stati grossi disagi al traffico , ai pedoni, molte cadute, polvere e fastidiosa rumorosità, ma che importa se si deve rigenerare?

Ma c’è un altro aspetto che il Sindaco in primis e poi a seguire la sua ombra e i vari dirigenti comunali devono ora spiegare: dove stanno le centinaia di alberi che devono essere piantati in sostituzione della strage dei 100 pini (per non parlare di via Foggia)e delle aiuole eliminate selvaggiamente?

Oppure si aspetta la primavera, cioè in campagna elettorale per piantarli e fare un figurone?

Facciamo notare al Sindaco e a quei pochi miopi cittadini che hanno sostenuto l’abbattimento con fantasiose motivazioni, che il tratto di viale due giugno dall’incrocio di via S. Marco alla stazione,non presenta tutti quei pericoli paventati e gli alberi stanno bene, a differenza della strada che è piena di pericolose e profonde buche  certamente non causate dai pini.

Buon senso vorrebbe che i lavori interessino un tratto non esteso, finito il quale si procede ad un altro e non come su viale due Giugno, in via Foggia, in via M. Tondi, in via Zannotti.

Ma anche le gare d’appalto sospese da sentenze dei tribunali stanno a dimostrare quantomeno la superficialità se non peggio; insomma ancora una volta enormi quantità di denaro rischiano di essere disperse  e spese male a causa  dei vizi della politica locale.

Noi non chiediamo ai cittadini di imbracciare i forconi ma di abbattere i tromboni.

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