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SAN SEVERO: BENE COMUNE “Obiettivo: scrivere la storia, non riproporla”

Ciò che in questo periodo rappresenta sicuramente una novità politica è un gruppo di persone, giovani per lo più, che si uniscono in un gruppo di partiti politici e movimenti che – originale e variegato ad un primo colpo d’occhio – è profondamente unito nel proprio intento: superare qualsiasi tipo di diversità

 

dovuta all’estrazione politica per raggiungere l’unico vero obiettivo, l’affermazione del bene comune.

Il metodo non è una novità anzi, ad un esame superficiale potrebbe sembrare un normale rassemblement di simboli partitici interessati solo alla vittoria elettorale. Nel merito, però, emerge un elemento di originalità che ne fa qualcosa di unico: non sfugge a nessuno, infatti, che sarebbe stato molto più facile puntare alla vittoria elettorale cedendo ai diktat di una parte del Pd, uno dei due partiti maggiorenti,  bypassando le primarie e  ufficializzando sin da oggi la candidatura a sindaco di Dino Marino. Avremmo risparmiato tempo, parole e tensioni.

Per nostra fortuna, purtroppo per qualcuno, l’obiettivo del gruppo non è la vittoria elettorale.

L’obiettivo non è far finta di mischiare le carte per poi ripartire dalla stessa mano.

L’obiettivo non è spostare le poltrone per poi rimetterle allo stesso posto in un secondo momento.

L’obiettivo non è partecipare alle primarie assieme agli amici degli amici che oggi sono in maggioranza, pronti a fare il salto della quaglia a favore del padrone di turno, che ritiene di essere il depositario del Pd tanto da potersi già dichiarare fra la gente come il candidato sindaco.

L’obiettivo non è prendere in giro la gente con questo tipo di primarie, ma dare le risposte che la politica dovrebbe, in particolare modo in questo tempo difficile.

L’obiettivo non è riproporre la storia di sempre, l’obiettivo è scrivere la storia.

Tutto ciò ha un senso morale molto alto, che difendiamo a spada tratta, ma che un maldestro “biker” affezionato alla “vecchia moto”, rifiuta di leggere come uno sprone al cambiamento, intendendolo, con molto timore, come un miserabile tentativo di “parcheggiarlo”.

Il problema vero è che questo motociclista non ha capito che non è solo alla guida di una moto, ma è ormai seduto su di un sidecar, di fianco. La moto dovranno guidarla le nuove menti, le nuove facce che, dentro e fuori il Pd di San Severo, sono fiorenti e viaggiano sulle ruote del cambiamento vero, orgogliose delle idee, avide di trasparenza, spinte dalla passione, bramose di onestà, pullulanti di proposte, inarrestabili nel loro avanzare, disposte anche a parcheggiare il sidecar nel caso in cui rallentasse la loro moto.

Il Coordinamento dei Partiti

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