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San Severo e Torremaggiore, sgominata banda di rapinatori: 4 arresti

San Severo e Torremaggiore, sgominata banda di rapinatori: 4 arresti
L’operazione D’Artagnan dei carabinieri della compagnia di San Severo ha sgominato una banda di giovani sanseveresi e torremaggioresi dedita a rapine ed estorsioni

San Severo e Torremaggiore, sgominata banda di rapinatori: 4 arresti

Viso coperto da caschi integrali, armi in pugno. Così quattro giovani di San Severo e Torremaggiore avevano seminato il panico nell’hinterland della cittadina dell’Alto Tavoliere mettendo a segno sette rapine (di cui una non portata a termine solo grazie al tempestivo intervento dei carabinieri) in quattro distributori di benzina tra San Severo e San Paolo di Civitate,

 

in una gioielleria a Casalnuovo Monterotaro e ai danni di due utenti della strada a bordo delle loro autovetture. Un medley sconcertante, grazie al quale, nel complesso, la banda era riuscita racimolare un bottino del valore di circa 150.000 euro tra contante, monili in oro e mezzi rubati. Perché nel loro curriculum – come scoperto dai carabinieri della compagnia di San Severo – figurano anche 4 episodi di estorsione perpetrati con la tecnica del cavallo di ritorno a seguito di altrettanti furti di trattori agricoli di ingente valore.

Alla luce delle indagini, i militari hanno dato esecuzione ad ordinanza di misura cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Foggia su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti del sanseverese Alberto Antonio Vaglia, di 34 anni, e dei torremaggioresi Fiorenzo Pio Luciano e Giovanni Cardone rispettivamente di 24 e 20 anni, e di Francesco Testa, di 28, tutti ritenuti responsabili in concorso di rapina a mano armata, porto abusivo ed alterazione di armi e ricettazione, mentre i soli Luciano e Cardone anche del reato di estorsione. I fatti contestati nell’ambito dell’Operazione D’Artagnan risalgono al periodo gennaio – aprile 2014. Le indagini, iniziate nel gennaio 2014 a seguito del furto di un trattore agricolo, sono state condotte dai militari del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di San Severo attraverso attività tecnica, servizi di osservazione e pedinamenti, raccolta di numerose testimonianze ed analisi di immagini degli impianti di video sorveglianza.

San Severo e Torremaggiore, sgominata banda di rapinatori: 4 arresti

La svolta è arrivata il 9 aprile scorso quando i carabinieri hanno appreso che Fiorenzo Pio Luciano, con il falso nome di Giuseppe, aveva messo in vendita su internet un’autovettura BMW 520 ad una cifra assolutamente modesta rispetto al reale valore commerciale dell’auto. Ovviamente erano molti i potenziali acquirenti interessati a concludere l’affare, tra cui un giovane imprenditore del barese che, primo fra tutti, concordava l’appuntamento presso il supermercato Lidl di Torremaggiore per perfezionare la compravendita. I carabinieri hanno compreso subito che il 24enne non aveva intenzione di vendere alcuna auto: tra le condizioni della vendita, vie era quella, molto esplicita, del necessario pagamento in contanti all’atto dell’appuntamento. L’annuncio costituiva, quindi, un vero e proprio raggiro, finalizzato alla commissione di una rapina a discapito dell’ignaro acquirente, che sarebbe stato di li a poco spogliato del contante portato al seguito per l’acquisto del mezzo.

Il tempestivo intervento dei carabinieri ha permesso di bloccare Testa e Cardone Giovanni, sorpresi dietro un caseggiato a pochi metri dal supermercato, seduti sullo scooter già rivolto verso il piazzale con caschi, guanti, scalda collo indossati ed un fucile a canne mozze calibro 12 già tra le mani, pronti a partire e a mettere in atto il piano criminale. L’arresto dei due giovani presunti rapinatori ha permesso di attribuire agli stessi la responsabilità per tutte le rapine pregresse, grazie alla visione delle immagini estrapolate dai sistemi di video sorveglianza, poiché venivano ripresi nelle varie azioni criminale travisati con i medesimi passamontagna e caschi e sempre equipaggiati con fucili a canne mozze e pistole. In queste rapine, quale terzo esecutore materiale, si aggiunge il sanseverese Vaglia, riconosciuto dagli inquirenti soprattutto per le movenze ed in particolare per il suo incedere claudicante. Il modus operandi dei tre rapinatori era sempre lo stesso: entravano negli esercizi commerciali armi in pugno ed esplodevano dei colpi a scopo intimidatorio; le vittime venivano, quindi, costrette a distendersi a terra ed i malviventi trafugavano il bottino (dai 600 ai 10.000 euro).

Tra le rapine contestate anche quella ad una coppia di giovanissimi, rapinata dell’autovettura Audi A3 e degli effetti personali alla periferia di Torremaggiore. Il giorno successivo il mezzo, poi restituito al proprietario, veniva rinvenuto in un box di San Severo in uso al Vaglia, che nell’occasione non fu rintracciato. Nel garage i carabinieri trovarono anche passamontagna e guanti utilizzati per le rapine. L’attività d’indagine ha permesso inoltre di accertare che Luciano e Cardone si dedicavano anche ad altre attività criminose quali le estorsioni ai danni dei proprietari di trattori agricoli, anche di ingente valore, rubati, con richieste di denaro dai 2.000 ai 3.500 euro per la loro restituzione. Quattro gli episodi estorsivi contestati, due dei quali portati a compimento. Negli altri due casi, il rinvenimento da parte dei carabinieri dei mezzi e la mancata collaborazione della vittima, non ha permesso loro di portare a termine il piano.

da Foggiatoday


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