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SAN SEVERO: FISCHIA IL VENTO…

Su San Severo spira un vento molto forte da qualche anno, tanto è vero che si stanno moltiplicando le richieste di parchi eolici sul nostro territorio agricolo.

Si vorrebbe realizzare un parco eolico di grandi dimensioni, per una potenza di 125 MW su un’area di pregio agricolo e con importanti vincoli ambientali e archeologici: Demanio, Casone

 

e San Ricciardo.

Il terreno è interessato in buona parte dalla presenza di ulivi secolari, quei pochi che si sono salvati dalle gelate del 2, 3 e 4 gennaio 1979 che hanno distrutto circa il 50% del nostro patrimonio arboreo, tant’è che la Regione Puglia stanziò un contributo di sette miliardi di lire per aiutare l’agricoltura sanseverese. Un impianto di questo tipo che prevede grandi mezzi di trasporto, un areale di circa 1.000 mq per una sola pala, cavidotti, strade ecc., quindi un forte impatto anche sul territorio e sul paesaggio.

In sostanza se si dovesse realizzare questo intervento da parte di una società privata, dovrebbero essere abbattuti molti di questi ulivi secolari e sarebbe compromessa una zona di interesse paesaggistico, storico e archeologico, basti pensare che avverrebbe a ridosso della storica masseria Casone.

Le linee guida nazionali sulle energie rinnovabili del settembre del 2010 (recepite dalla Regione) indicano la non idoneità delle zone vocate a coltivazioni di qualità. Infatti, la Regione Puglia ha emanato già nel 2007 la Legge 14 che tutela gli ulivi monumentali ricadenti sul territorio regionale e più recentemente il 2 agosto di quest’anno ha approvato il Piano Paesaggistico Territorialeche vieta impianti di produzione energetica su terreni agricoli e pone una serie di vincoli. Intanto è in fase di approvazione il Piano di Assetto Idrogeologico. La Provincia di Foggia, pur dando parere favorevole alla Valutazione d’Impatto Ambientale, il 28 ottobre 2011, ha eccepito la non regolarità per venti pale eoliche e chiesto delle integrazioni. C’è da precisare che la proposta di questa società è concorrente a un’altra. Infatti, il 15 maggio di quest’anno è stata protocollata un’altra proposta di parco eolico di 96 MW dalla Torremaggiore Energia Srl – legata a una società tedesca (WKN) – ricadente tra i territori di San Severo e Torremaggiore nelle località: Castellana, Modella e Spiavento. Il perché di questo affollarsi di progetti è spiegato dall’alta redditività di queste pale eoliche che tra incentivi (pagati dalle nostre bollette) e vendita di energia, in tre anni circa si rifanno degli investimenti (studio di fattibilità economica di Rialto).

Dal Comune di San Severo, che per quanto riguarda la distruzione degli alberi non dà certo un buon esempio (anche su via Foggia ha creato il deserto), non si hanno notizie. Noi non siamo contro le energie rinnovabili, anzi le auspichiamo, ma nel rispetto di altri vincoli e considerazioni chiediamo che ci sia una valutazione ambientale globale e strategica prima di approvare qualsiasi tipo di impianto. Infatti, vogliamo ricordare che sul nostro territorio c’è già la famigerata centrale a turbo gas di 400 MW che, secondo fonti che ci auguriamo inattendibili, si predisporrebbe al raddoppio. Quindi, un ulteriore depauperamento del nostro territorio  e del patrimonio arboreo, chiediamo come si fa ad accettare altri insediamenti?

Da parte nostra, che già nel luglio del 2007 abbiamo prodotto un articolato documento su questi impianti e collaborato alla valutazione negativa espressa da Agenda 21 Locale nello stesso anno su un parco di 171 pale, trasmetteremo alla Regione Puglia le osservazioni e informeremo, come sempre, i cittadini.

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