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SAN SEVERO – FRANCO PERSIANO (CGIL) E LE PRIMARIE DEL PD

Queste mie dichiarazioni non impegnano il Sindacato dei Pensionati CGIL di Capitanata, che mi onoro di rappresentare, ma impegna la mia personale lunga militanza di sinistra e di passione politica come cittadino sanseverese.  Una farsa politica si sta consumando

 

sulla pelle del popolo del centro-sinistra sanseverese. Veniamo ai fatti: il PSI e SEL in una conferenza stampa tenutasi nell’ottobre 2013 (per le candidature a sindaco nel 2014),  avevano dichiarato testualmente:… “Riteniamo che chi ha responsabilità politiche che scadono dopo l’appuntamento elettorale( elezioni comunali 2014)  debba svolgere fino in fondo la propria funzione nel rispetto del mandato elettorale.” Tradotto vuole dire che il consigliere regionale Marino non potrebbe correre da sindaco perché deve prima completare la propria funzione alla Regione Puglia e se proprio vuole candidarsi sindaco deve dimettersi da consigliere regionale. La reazione di Marino non si fa attendere e qualche giorno dopo dichiara testualmente :,,,”non accetto nessun diktat specialmente da partiti che hanno un gradimento presso la popolazione che rasenta lo zero…” . Dopo qualche giorno un esponente di SEL ribatte a Marino con queste precise parole: …”ora è bene che Marino faccia un passo indietro per il bene del partito e del centrosinistra, del resto non ci risulta che una moltitudine di cittadini gli abbia chiesto di candidarsi alla carica di sindaco”. Uno scambio di pesanti giudizi politici che sembrano scavare un solco tra le parti. Ma dopo la pausa natalizia, forse complice qualche panettone condiviso, tutto cambia e il PSI e SEL ( due di quei partiti che secondo Marino rasentano lo zero)  annunciano che parteciperanno alle  primarie di coalizione con il PD e che non vi sono più preclusioni sulla candidatura di Marino alle imminenti primarie. Le quali primarie  impegnano PSI e SEL e  il loro candidato avv. Antonio Capone a sostenere Marino qualora quest’ultimo le vincesse. La regola vuole che occorre  collaborare pienamente e lealmente in campagna elettorale e per tutta la durata della consiliatura con il candidato sindaco scelto dalle primarie. Dunque, tutto finisce a “tarallucci e vino”. Ma nessuno ha dimenticato che gli attori di questa farsa sono gli stessi che alle elezioni comunali di cinque anni fa si opposero strenuamente allo svolgimento delle primarie per il centro-sinistra, allora il PD completò il suo “capolavoro politico” imponendo il suo candidato sindaco e sottraendolo a qualsiasi primaria ma in compenso ottenne il peggior risultato della sua storia. Per tutto questo non vi sono state né atti conseguenti, né riflessioni politiche. Anzi, come se nulla fosse accaduto, si ripresentano cinque anni dopo, si insultano con pubbliche accuse davanti agli esterrefatti elettori del centro-sinistra e poi si accordano a svolgere le primarie con l’ingombrante neo-renziano Marino che viene rielegittimato a pieno titolo contrapponendolo ad un valido professionista come l’avv.Capone che viene mandato allo sbaraglio sapendo che il finale è già scontato.  Mi chiedo fino a quando dovrà continuare questa farsa che non fa altro che alimentare il rifiuto dei cittadini verso la politica. Ovviamente io non andrò a votare a queste primarie e mi adopererò perché altri cittadini non lo facciano. Il mio non è un rifiuto al metodo delle primarie ma è un rifiuto a partecipare a questo teatrino. Pertanto ci vedremo e ci conteremo alle “secondarie”.



FRANCO PERSIANO

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