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SAN SEVERO: I nostri Politici rispettino la storia e la cultura rappresentata dalla Scuola San Giovanni Bosco

Che i nostri Politici rispettino la storia e la cultura rappresentata dalla Scuola San Giovanni Bosco … ed anche la memoria della cara “nonna Giulia”.

Apprendo, con profondo  rammarico, dai mezzi d’informazione, che l’edifico scolastico “San Giovanni Bosco” ed il terreno circostante (giardino e campi da gioco), rientrano nel piano delle alienazioni e delle

 

valorizzazioni immobiliari 2013-2015.

In pratica si vorrebbe vendere la scuola all’asta per fare cassa.

Però la storia, la cultura e la formzione dei nostri giovani non sono suscettibili di valutazione economica.

Privare un quartiere della città della prorpia scuola, significa impoverirlo innanzitutto culturalmente e poi logisticamente.

Forse questa stessa Amministrazione Comunale non rammenta che nel dicembre del 2010 i competenti Uffci dell’Ente dichiararono lo stabile inagibile, lasciando lo stesso allo sciacallaggio di molti e non rispettando la promessa di una rapida sistemazione della struttura per la quale, all’epoca dei fatti, tra l’altro erano imminenti i lavori di ampliamento (bastava destinare al ripristino della sicurezza del vecchio plesso, i fondi già stanziati per l’ampliamento).

Al contrario i fatti dimostrano che, invece, essa è rimasta inerte senza intraprendere alcuna azione per riconsegnare la scuola  al territorio in barba anche a quanti hanno profuso indefesso lavoro, lasciando in quelle mura parte del loro cuore.

Si è trovata al momento una sistemazione che doveva essere “temporanea”, che poi è divenuta stabile.

Il risultato è stato, a quanto pare, l’ingente spesa di affitto corrisposta per gli immobili in cui allocare “temporaneamente” gli alunni.

Apprendo sempre dalla stampa che la somma assegnata alla scuola “San Giovanni Bosco” è stata poi veicolata verso la realizzazione delle rotatorie cittadine.

Ed ora, ancora una volta, gli appetiti edilizi della zona prevalgono sull’educazione e la formazione dei ragazzi.

Chi acquisterà la scuola la trasformerà certamente in appartamenti da immettere sul mercato con enorme profitto. Ma a tale aumento della popolazione della zona, non solo non corrisponderà un incremento dei servizi, ma mancherà la struttura di base dell’istruzione: la scuola per i giovanissimi del quartiere.

Da ultimo, ma non certamente per importanza, credo sia necessario rispettare la memoria e la volontà della cara “nonna Giulia” la quale donò al Comune di San Severo il suolo per l’edificazione della scuola e che finchè in vita, si recava personalmente con gli occhi pieni di gioia a guardare i bambini che studiavano nella “sua” San Giovanni Bosco e l’accoglievano come fosse la propria nonna, come, del resto,  ricorderanno anche tanti noti professionisti formatisi in questo edificio…ora deserto.

Spero che tale scellerato disegno  sia accantonato nel cassetto nel quale oggi giace, impolverato: il progetto di ripristino della scuola San Giovanni Bosco.


Grazia Iantoschi Già Dirigente Scolastico della Scuola San Giovanni Bosco

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