Comunicati

San Severo: IL MERCATO DI PORTA SAN MARCO

di MICHELE TAURISANI

La visione prospettica del mercato di Porta San Marco descrive i tratti fisionomici di un grosso elefante intento ad aspirare, da una vasca sottostante, acqua costantemente sporca e contaminata da materiali di natura eterogenea che incivili individui si ostinano a buttare. Morfologicamente la struttura della costruzione somiglia a quella dell’elefante. Ma sembra che anche la sua fisiologia, lenta, pesante, insensibile ad ogni cambiamento, rivela l’origine della specie a cui appartiene. Non è necessario impegnare fino allo spasimo il cervello per capire che ci sono delle ragioni che impediscono un normale funzionamento e sviluppo del mercato. Le dinamiche del compratore si rapportano alle dinamiche del mercato e queste si adeguano alla domanda del compratore. Un venditore che nel corso della giornata riduce i prezzi perché vuole vendere fino all’ultimo grammo, incrementa il flusso delle vendite e il volume degli incassi, accontentandosi di un minore guadagno. E’ facile individuare la relazione causa-effetto tra l’offerta e la domanda se ci si sofferma a considerare i comportamenti pratici delle persone. Ma qual è l’idea economica a cui ispirarsi: aumentare l’offerta diminuendo i prezzi o mantenere costanti i prezzi contenendo la domanda e…tirare a campare? E’ un problema del venditore. La condotta del consumatore è molto flessibile. Egli non esita di fronte alla convenienza. E’ vero anche che al consumatore piace la varietà e l’abbondanza. Vuole vedere tanta merce e scegliere e comprare ciò di cui ha bisogno. E il mercato in questione non offre tante opportunità. Inoltre è l’abbondanza della merce che produce la concorrenza. Se un venditore non vende tutta la merce esposta, ad esempio la verdura, ed è costretto a rimetterla sul bancone, in condizioni di ridotta freschezza, il giorno successivo, può decidere di abbassare i prezzi per poterla smaltire. E così può fare un qualsiasi venditore. Un’ultima considerazione sulla struttura del mercato: se a suo tempo il progetto edilizio avesse mirato più alla funzionalità e meno alla realizzazione dei caratteri architettonici e avesse creato un ambiente igienicamente protetto dalle intemperie e dal freddo stagionale, forse tanti venditori si sarebbero convinti a svolgere in esso la loro attività e a dare un servizio efficiente per i cittadini. Intanto che qualcosa possa cambiare in meglio, l’elefante potrà continuare tranquillamente ad abbeverarsi con quell’acqua sozza della vasca.

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