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SAN SEVERO: Comune – Concorsi a dirigente delle Aree I, II,VI la vicenda sta assumendo una connotazione grottesca e molto dubbia.

Molti aspetti danno adito a forti perplessità, nonostante che sul punto il Sindaco di San Severo pubblicamente, per iscritto e verbalmente, si sia fatto garante della trasparenza e legalità delle procedure.

A tal proposito, al Sindaco SAVINO,

 

a suo dire tutore della legalità e della trasparenza delle procedure concorsuali, intendo porre alcune domande.

In primo luogo, come il Sindaco sa bene, per espressa previsione di legge ( art. 30, comma 2bis, D.lgs. n. 165/2001), una amministrazione, prima di procedere all’espletamento di procedure concorsuali, deve prioritariamente provvedere alla copertura dei posti vacanti attraverso l’immissione in ruolo dei dipendenti provenienti da altre amministrazioni attraverso l’istituto della c.d.” mobilità

Orbene, nonostante siano state esperite e concluse dette procedure di mobilità con l’individuazione di due vincitori, ad oggi il Comune di San Severo non ancora provvede all’assunzione dei vincitori della selezione, i quali pacificamente hanno il diritto all’assunzione.

Chiedo al Sindaco: cosa osta all’assunzione di questi due professionisti? Forse la volontà di assumere Dirigenti di altri settori, probabilmente più vicini alle posizioni politiche dell’amministrazione in carica? La mancanza di disponibilità finanziarie per assumere i Dirigenti di tutti i settori? O il ritardo delle assunzioni è dettato dalla volontà di indurre i vincitori a rinunciare a tutto vantaggio di altri concorrenti?

In un clima di contenimento della spesa non comprendo perché non si proceda all’assunzione dei due vincitori per mobilità, per i quali esiste copertura finanziaria – come da Delibera di G.C. n. 133 del 6.6.2013 – che ben potrebbero assumere le funzioni di dirigenti ad interim per le altre 3 aree per cui si sta procedendo con altri concorsi.

Anche l’andamento delle procedure concorsuali per la copertura del posto di Dirigente dell’Area I, II, e VI desta forti dubbi.

Le continue accelerazioni e successivi rallentamenti delle procedure concorsuali, l’indizione e successiva revoca dei bandi di concorso, l’inserimento e la seguente esclusione di alcuni titoli di studio, al fine di restringere, anziché ampliare, la platea dei partecipanti ai concorsi danno il senso di una tempistica dettata più dagli altalenanti equilibri politici all’interno dell’amministrazione che dalla reale esigenza di ricercare il merito e le competenze dei candidati.

La cosa ancor più strana è che per avallare il restringimento della platea dei candidati la Giunta Comunale di San Severo, che è un organo politico e non tecnico,  abbia ritenuto di poter essa dettare “ l’interpretazione autentica” di norme  (Deliberazione GM n. 206 dell’11.7.2012), sebbene su quella stessa “interpretazione autentica” avesse in precedenza ricevuto parere contrario da parte dell’Avvocatura Comunale con nota del 24.5.2012.

Questa forzatura evidente ( o meglio “interpretazione autentica”) da quale concreta motivazione era dettata? Forse dalla necessità di inibire la partecipazione al concorso ad alcuni candidati eliminando dal Bando di Concorso alcuni titoli di studio, così da restringere la platea dei partecipanti?

Inoltre, dati i tempi notoriamente lunghi di una pubblica amministrazione, sembra quanto meno strano che nello stesso giorno ( 2 agosto 2012) sia stato nominato il Responsabile del Procedimento e che questi, appena ricevuta la nomina, abbia nello stesso giorno predisposto schemi di bando di tre concorsi, con relativi allegati.

Sorge il dubbio fondato che i bandi di concorso erano pronti già prima della nomina del RUP e che questi si sia limitato a sottoscrivere la documentazione da altri predisposta.

Inoltre, mi piacerebbe sapere dal Signor Sindaco SAVINO, sempre nella sua veste di tutore della legalità e della trasparenza degli atti, come sia possibile che il Segretario Generale del Comune di San Severo che, con Delibera di Consiglio comunale n. 9 del 29.3.2013 “ Piano Triennale di prevenzione della corruzione”, è stato nominato Responsabile dell’anticorruzione, a cui è perciò inibita ogni possibilità di firmare determine dirigenziali ( non potendo essere nello stesso tempo controllore e controllato) abbia sino ad ora adottato tutti gli atti della procedura concorsuale, ben compresa la predisposizione dell’elenco dei candidati ammessi ed esclusi al concorso e la nomina delle commissioni esaminatrici.

Tanto è vero ciò che in seguito il Segretario Generale del Comune di San Severo attestava che, in quanto Responsabile dell’anticorruzione dell’Ente, non poteva svolgere le funzioni di Presidente della commissione esaminatrice.

V’è da ritenere che se, come dallo lui medesimo affermato, il Segretario Generale del Comune non possa svolgere le funzioni di Presidente di commissione, lo stesso non poteva adottare neppure tutti gli atti precedenti e nemmeno procedere alla nomina delle commissioni esaminatrici.

Allora mi vien da chiedere al Sindaco SAVINO, sempre nella Sua veste di tutore della legalità e della trasparenza, se non reputi che tutti gli atti sino ad ora adottati nell’ambito della procedura concorsuale e riportanti la firma del Segretario del Comune siano affetti da nullità e, pertanto, da revocare in autotutela.

Ciò si rende ancor più necessario in quanto per alcuni di questi atti si potrebbe ipotizzare un danno erariale, atteso che con l’atto di nomina delle commissioni è stata impegnata una spesa presunta per i compensi dei commissari di oltre 40.000 euro.

In ultimo, vorrei sapere dal Sindaco SAVINO se risulta a verità che la domanda di partecipazione al concorso di un candidato sia stata acquisita all’Ufficio Protocollo del Comune di San Severo in data 9.8.2012, sebbene il relativo Bando di Concorso sia stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale solo il dì 21.8.2012.

A questo candidato che ha delle chiare doti di veggente verrebbe da chiedergli se già è in grado di prevedere le domande che gli verranno poste in sede di esame e, soprattutto, se è in grado di dirci in anticipo l’elenco dei vincitori dei tre concorsi.

Da quanto sopra descritto emerge un quadro avvilente, sconcertante in cui probabilmente il concorso, lungi dal ricercare il merito e la professionalità dei candidati, è divenuto strumento di contesa politica in alcuni momenti ( quando la procedura concorsuale veniva rallentata)  e di collante della compagine amministrativa in alcuni altri ( quando   si accelerava improvvisamente).

Ritengo a questo punto opportuno che il Sindaco spenda una parola di chiarezza sull’andamento dei concorsi, essendo legittimo il dubbio di molti (  da alcuni espresso anche pubblicamente nei mesi scorsi) circa il condizionamento politico sull’esito delle procedure concorsuali  e che ai partecipanti al concorso fosse richiesta amicizia e/o parentela con amministratori comunali e non competenza e conoscenza.

Tuttavia, il restringimento della platea dei partecipanti al concorso, lungi dall’essere corroborato da argomentazioni convincenti, inibendo la possibilità ad alcuni di partecipare, offre un quadro poco rassicurante.

Alla luce di quanto sopra, essendo ad oggi pendente l’impugnazione dinanzi al Consiglio di Stato avverso la sentenza pronunciata dal TAR Puglia, reputo che sarebbe opportuno attendere gli esiti del giudizio di secondo grado che si conosceranno  nelle prossime settimane.

Prima di allora sarebbe imprudente dare ulteriore impulso alla procedura concorsuale, già chiaramente illegittima sotto molteplici profili.



San Severo, oggi 18 novembre 2013

Francesco MIGLIO

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