In evidenza

SAN SEVERO: “Parlo io… ADESSO!”

“Parlo io… ADESSO!” è una manifestazione politica “sui generis”, in quanto non saranno i politici a parlare, bensì le realtà benemerite e di sviluppo, che si attivano in campo sociale, culturale, imprenditoriale e lavorativo sul Ns. Territorio.

Sarà la Città a raccontarsi e ad esprimere il meglio di sé, facendo proposte e richieste alla Politica., una serata ricca di interventi e (parentesi artistiche), inizierà la serata: Nazario Vasciarelli, attore, in un brano sulle lotte bracciantili degli anni ’50. A seguire in ordine di presentazione: Giovane imprenditore agricolo

 

(giovani e agricoltura tra timori, sfide e speranze); Rappresentante delle “Cantine Domini Dauni” (il valore aggiunto dei marchi di qualità e del Km 0); Rappresentante di azienda di trasformazione agroalimentare; Rappresentante di Asernet, Società che si occupa di nuove tecnologie; Ing. Attilio Iannantuoni (ambiente e sostenibilità); Dr. Michele Gravina, Presidente “Banca Etica-Foggia”; Avv. Luigi Presutto, organizzazione evento (partecipazione democratica e rinascita del territorio); Intermezzo musicale con Matteo Marolla; Rappresentante Prov.le Confai; Rappresentante CGIL; Rappresentante “Progetto 8 marzo” (sulla condizione della donna nella società, nella famiglia e nel lavoro), che lancerà anche l’iniziativa nazionale “lasciateci un posto”; Rappresentante di Art Village e/o della Cooperativa “La Senegalese” (legalità, lavoro e nuove lotte per i diritti); Rappresentante della Associazione SenAmici – Senegalesi Italiani (stranieri e integrazione); Coordinatore regionale e/o provinciale dei Comitati ADESSO!;

Conclusioni del coordinatore unitario dei Comitati San Severo ADESSO!

Chiusura musicale con Matteo Marolla

La serata si aprirà con la lotta per i diritti dei braccianti, passando per l’evoluzione del settore agricolo e le scommesse della giovane imprenditoria, agricola, di trasformazione e dei servizi, per poi chiudersi con la lotta per i diritti dei nuovi deboli: donne, minori e braccianti extracomunitari.

Esortare i cittadini, quale corpo elettorale e sociale, a non abdicare al più importante dei diritti: quello di voto, poiché l’astensionismo non ha nessun effetto, se non quello di rafforzare posizioni di potere sclerotizzate negli anni e la conferma di una classe dirigente che, almeno da 30/40 anni, tiene in mano la Ns. città senza aver fatto nulla (nella migliore delle ipotesi) e che solo con il voto è chiamata a rendere il conto.

Cosicché, se non si decide di cambiare, votando per pigrizia sempre gli stessi o non andando a votare affatto, poi non ci si deve lamentare, se le cose non cambiano.

Il voto per la politica e le istituzioni è come il telecomando per la TV: quando non mi piace un programma schiaccio un bottone e cambio canale o, addirittura, spengo e vado fuori a prendere una boccata d’aria.

Insomma, per cambiare la Città, e il Paese in generale, occorre che il cambiamento parta da noi.

Gigi Presutto.

 

Altri articoli

Pulsante per tornare all'inizio