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SAN SEVERO: UN CAMPANILE E UN PRETE RIBELLE

(di MICHELE MONACO)

Un numero elevato di spettatori sta partecipando in queste sere di fine agosto e inizio settembre 2018 ad una serie di visite guidate serali nel centro storico di San Severo per conoscere le vicende degli eroi sanseveresi del Risorgimento d’Italia. Tra questi spicca la figura del sacerdote don PAOLO VENUSI, la cui vecchia abitazione settecentescaé situata a pochi metri dall’attuale “Bar Biri. Chi guida le visite nel centro storico – per prima cosa-  fa sostare i visitatori in Piazza della Repubblica e successivamente-dopo aver attraversato la strada intitolata a don Paolo Venusi- approda presso la chiesa di San Severino e fa salire i visitatori  sul campanile dove è stata allestita la scenografia di un carcere del 1800. Quiappare l’attore-regista FRANCESCO GRAVINA che indossa i panni di d0n Paolo<< Sono un prete, mi chiamo PAOLO VENUSI, sono nato a San Severo nel 1787 e sono morto nelle carceri di Lucera nel 1824. -“Un sacerdote che muore in un carcere e poi a soli 37 anni, ma come è potuto accadere”?-<< Già, come è potuto accadere…, la polizia borbonica si è accanita contro di me sino al punto da lasciarmi morire di stenti e di sofferenze dopo una lunga e malcurata tubercolosi contratta dopo anni di confino a Deliceto. Ho pagato a questo modo l’idea di voler lottare per ottenere una Costituzione che garantisse i diritti dei cittadini e limitasse il potere assoluto dei sovrani. Io ho fondato e organizzato, in tutta la Provincia di Foggia, il movimento della Carboneria. Il numero degli adepti era di circa quattromila. San Severo fu la più organizzata sede delle società carbonare, nelle sue fila aderirono sacerdoti, impiegati, piccoli e medi proprietari terrieri,commercianti, studiosi. Non è possibile quantificare il numero degli adepti( forse mille) poichè la struttura organizzativa si reggeva su uno schema ad “ISOLA”. Vorrei citare alcuni concittadini patrioti come VINCENZO CAVALLI, il sacerdote ANTONIO FANTETTI, il frate VINCENZO RICCI, CARMINE RIPOLI, ROCCO, MICHELANGELO, RAFFAELE E GIUSEPPE DEL SORDO, VINCENZO FARALLA, GENNARO LUFINO, GIOVANNI DE AMBROSIO E COLOMBA GALIANI. Per il gran numero di adepti San Severo  divenne una sede strategica , tanto che GUGLIELMO PEPE pensò di fare della nostra città il punto di partenza dei moti del 1820. Poi tutto finì con una repressione feroce ma il coraggio e, soprattutto,il desiderio di libertà e giustizia furono le cifre della nostra vita. Il Risorgimento Italiano è passato anche di qui, ragazzi, non dimenticatelo>>Spettatori entusiasti per questo spettacolo intitolato>>Sogno d’estate>> che si realizza attraverso la formula originale del TEATRO VERTICALE promosso esclusivamente da Foyer’97-Teatro Cantina.

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