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SAN SEVERO: Via Mario Carli: finisce l’incubo di estorsioni e minacce

Avevano trasformato un condominio popolare in una sorta di residence di lusso, a
giudicare dalle somme che pretendevano dagli altri inquilini per poterci

 

vivere. Tremila
euro solo per poter risiedere in via Mario Carli 2. San Severo. Un indirizzo già noto alle
cronache, per vari episodi che hanno coinvolto per dieci lunghi anni le famiglie che ci
vivono, vessate da sei persone, tutte appartenenti allo stesso nucleo familiare. Per loro
l’accusa è di estorsione in concorso, rapina e porto di armi. Ieri mattina la Mobile e
uomini del Commissariato di San Severo hanno eseguito le misure cautelari in carcere
per Iacobazzi Paolo, Giuseppe e Natalina, rispettivamente di 53, 34 e 30 anni, e per i
rispettivi coniugi, Vittoria Russi, 52 anni, Daniela Seccia di 32 anni, Vittorino Padulo di 27
anni. I soprusi erano tanti, le pretese estorsive aiutate dall’uso di armi da fuoco, un
amministratore di condominio che si era autoproclamato. Tutto questo tollerato in
silenzio per anni, dal 2002, quando Paolo Iacobazzi, dopo un lungo periodo in carcere
era stato messo ai domiciliari nella sua abitazione popolare di via Carli. Da quel
momento, approfittando del suo spessore criminale, aveva imposto a tutti gli inquilini
dello stabile una tassa mensile per spese condominiali insistenti. E chi aveva provato a
ribellarsi era stato minacciato pesantemente. Aveva letteralmente cacciato un nucleo
familiare per metterci la sua famiglia, aveva preteso che un locale condominiale usato
per riunioni fosse destinato a sala giochi solo per i loro figli, vietava a tutti di usare
l’ascensore e i parcheggi. Una storia di soprusi che dopo dieci anni finalmente forse
finisce.



Tommi Guerrieri

DA tELERADIOERRE

 

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