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SAN SEVERO – violenta connazionale, arrestato 29enne

 

I Carabinieri della Stazione di San Nicandro G.co hanno sottoposto a fermo d’indiziato di delitto il marocchino BOUFAROUJ Bouchaib, 29 anni, per violenza sessuale aggravata dall’uso di armi perpetrata ai danni di una diciassettenne connazionale.

La vittima, una ragazza

 

marocchina giunta nel piccolo centro garganico nel 2007, era da qualche giorno impegnata quale badante presso l’abitazione di un’anziana donna sannicandrese malata di Alzheimer, mansione che svolgeva in modo provvisorio, in sostituzione proprio della moglie dell’arrestato, rientrata per qualche tempo nel paese d’origine.

La triste vicenda ha avuto inizio la sera di mercoledì, quando la ragazza, in compagnia dell’anziana, si è vista piombare all’interno dell’appartamento il giovane marocchino da lei già conosciuto in quanto più volte in passato aveva cercato di importunarla.

Pochi attimi e la vittima, comprese le cattive intenzioni del connazionale con ogni probabilità ubriaco, tentava una disperata fuga cercando di raggiungere la porta d’ingresso, ma veniva afferrata per i capelli dall’aggressore che la trascinava di forza in una stanza da letto dell’abitazione.

Qui il marocchino, dopo aver recuperato un coltello nella cucina adiacente, minacciava la giovane connazionale al fine di avere con la stessa un rapporto sessuale.

L’ennesimo rifiuto della ragazza provocava la reazione dell’uomo che la trascinava sul letto, le toglieva con violenza i vestiti, e dopo essersi anch’egli spogliato, la costringeva a subire atti sessuali anche se non riusciva ad avere un rapporto completo.

In quei frangenti il malfattore aveva anche ripreso con il telefonino la propria vittima con l’intento di screditarla coi suoi connazionali e probabilmente costringerla a stare con lui.

Sulla base del racconto della vittima, l’uomo lasciava la ragazza solo dopo più di due ore di abusi e violenza, non prima di aver ulteriormente minacciato la giovane di non riferire niente dell’accaduto e che presto si sarebbero rivisti per ulteriori incontri.

Raccolta la denuncia della giovane ragazza, i Carabinieri avviavano da subito un’accurata attività di ricostruzione dei fatti, riscontrando puntualmente le dichiarazioni della giovane.

In particolare i boxer di colore celeste indicati dalla denunciante erano ancora indossati dal marocchino al momento del fermo e il suo telefono cellulare conteneva ancora i filmati dallo stesso registrati durante l’atto sessuale.

Entrambi gli oggetti venivano quindi sequestrati unitamente a diversi coltelli da cucina rinvenuti nell’abitazione – tra cui sicuramente quello indicato dalla denunciante – e le lenzuola del letto ove si era consumata la violenza che saranno sottoposte ad accertamenti tecnici presso il RIS di Roma.

Numerosi inoltre i testimoni ascoltati dai militari, così da ricostruire coerentemente con l’accaduto l’intera serata dell’uomo, che veniva sottoposto a fermo di indiziato di delitto per violenza sessuale aggravata ai danni di minorenne ed associato in carcere a Foggia, in attesa del giudizio penale.

da Stato Quotidiano

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