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STAZIONE FERROVIARIA: LA NOSTRA POLITICA PRETENDA LA SUA CONCRETA RIVALUTAZIONE

L’abbiamo scritto in  tutte le salse per decenni ma ora — dopo un quarto di secolo da quell’avvenimento disastroso che l’ha messa in ginocchio e commosso il mondo intero, come dimostrato dalla cronache di ogni continente – vogliamo ribadire che le ‘disgrazie’ della nostra Stazione Ferroviaria sono iniziate il 3 APRILE 1989, allorchè un treno impazzito distrusse il locale scalo. Da allora,

 

con metodica ed impressionante cadenza, i vertici delle Ferrovie nazionali e regionali hanno svuotato sempre di più il valore della nostra Stazione, trasformata in poco più di una fermata di campagna. E così abbiamo visto sparire nel tempo le figure di vertice di stazione e il posto di Polizia Ferroviaria, il ridimensionamento della biglietteria, la ‘sparizione’ di gran parte del personale di una volta, i tagli delle fermate dei treni d’ogni genere e tanto altro. E per toccare con mano tutti questi problemi basta chiedere oggi agli studenti e ai lavoratori pendolari che ogni giorno sono costretti a prendere treni per andare e tornare dalle università o dai luoghi di lavoro. Sono nati anche comitati spontanei di cittadini per chiedere a gran voce di rivalutare la nostra Stazione, come l’attuale “SALVIAMO LA STAZIONE”, il cui nome…è già tutto un programma di protesta e di riscossa sociale da sposare al volo! Si tenga presente che parliamo di un territorio e quindi di un bacino di utenza che garantisce alle Ferrovie nazionali e regionali non meno di 200.000 presenze all’anno. E tutto ciò mentre i treni che fermano sono ridotti al lumicino rispetto al passato, costringendo l’intera popolazione a spostarsi continuamente a Foggia o a Termoli per prelevare familiari, parenti, amici e conoscenti che una volta scendevano tranquillamente a San Severo evitando un notevole traffico di auto sulle strade che partono e tornano dalla nostra città ma anche da tutti i centri minori dell’Alto Tavoliere e di parte del Gargano.

Ma questo pistolotto introduttivo ci serve per spronare le nostre autorità politiche d’ogni livello a decidere una buona volta di scendere in campo pesantemente e con l’intenzione di non demordere fino a quando non sarà RIDATA UNA DIGNITA’ TERRITORIALE ALLA NOSTRA STAZIONE. Alla Regione, alla Provincia e a Palazzo Celestini devono convincersi tutti che non si possono accettare oltre tagli e ridimensionamenti vergognosi e mortificanti, aumentando a dismisura i sacrifici e i disagi di un territorio molto esteso e che ha necessità di ritrovare l’antico smalto – cioè quello di 25 anni fa pre-disastro ferroviario – per risalire rapidamente nella considerazione generale del Paese. I nostri due consiglieri regionali FRANCESCO DAMONE e DINO MARINO, il Presidente della Provincia FRANCESCO MIGLIO ed il consigliere provinciale MARIANNA BOCOLA e, soprattutto, l’intera AMMINISTRAZIONE COMUNALE di San Severo (ovviamente maggioranza ed opposizione) decidano di affrontare con decisione estrema questo problema grave che può sicuramente ridare nuove opportunità di sviluppo a San Severo, a tutto l’Alto Tavoliere e a quella parte del Gargano che fanno capo e guardano alla nostra Città — da sempre…piaccia o non piaccia! — come un indispensabile punto di riferimento territoriale. Si organizzino viaggi di protesta a Roma e a Bari, si preparino deliberazioni, ordini del giorno e mozioni di fuoco da inviare a tutte le autorità in grado di dare una svolta a questa mortificante situazione che la nostra gente non può e non deve sopportare oltre, specialmente quando verifica che altre località socialmente meno importanti e con un numero di abitanti di gran lunga inferiore vengono trattate molto meglio, forse sotto la spinta di ‘raccomandazioni politiche’ che questo Paese non riesce da millenni ad eliminare dal suo discutibile bagaglio politico. Il giudizio complessivo su quel che la NOSTRA POLITICA saprà e vorrà fare, ovviamente, lo lasciamo alle nostre popolazioni, con le quali, nel prossimo futuro, TUTTI I CANDIDATI D’OGNI LIVELLO DOVRANNO FARE I CONTI…!!!


Desio Cristalli

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