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TARES: LE MEZZE VERITA’ DI LALLO

La campagna elettorale non è finita.  Continui sono gli attacchi lanciati da questa e da quella parte.

Ovviamente in tutto questo andirivieni di accuse molto spesso le verità vengo appositamente omesse o dette a metà.

Mi riferisco in modo particolare al candidato sindaco Leonardo

 

Lallo, al quale va chiaramente  il mio profondo rispetto per l’uomo, ma il mio più forte sdegno per il politico.

Infatti anche Lallo comincia, come metodi da vecchia politica dettano, a raccontare solo mezze verità.

Fra le tante ce n’è una che i cittadini sanno ma sulla quale lui continua ad evitare la chiarezza sulla responsabilità politica di chi vive in una maggioranza: la Tares.

Alcuni punti sono indiscutibili: la Tares è una tassa che è stata partorita dal governo Monti ed ogni comune ha dovuto applicarla tassando a cascata tutti i cittadini.

Ma altri non possono essere taciuti; l’altra parte della verità che Lallo ha omesso di dire è che la nostra città paga la Tares più alta di tutte le altre città di uguale dimensione, più alta di tutte le città di dimensione più piccole, più alta, in proporzione, di tutte le città più grandi. Questa è la prima mezza verità di Lallo: la tassa l’ha introdotta Monti ma San Severo paga più delle altre città similari.

Altra mezza verità: Lallo non era presente in consiglio comunale quando è stata approvata la elevatissima tassa, ma una persona che fa politica dal 1994 (e quindi da venti anni), che ha fatto il Presidente del Consiglio Comunale dal 1994, l’assessore al bilancio dal e l’assessore provinciale dal 2008 non può non sapere e non può tacere che il non essere presente non esonera da evidenti responsabilità politiche.

La coerenza del buon politico, che Lallo si vanta di essere, nel caso in cui non avesse condiviso la delibere avrebbe voluto un voto contrario alla decisione della sua maggioranza, avrebbe preteso una battaglia contro l’approvazione della percentuale altissima, una pubblica denuncia contro questa applicazione sanzionatoria di una legge nazionale che stava attuando chi allora gestiva palazzo Celestini.

Non basta dire io non c’ero. Salvo poi accogliere tra le sue liste tutti coloro che hanno votato quell’aumento di tasse che sta strangolando la città. Seconda mezza verità.

E’ vero la Tares essendo una tassa e non un’imposta, serve a coprire le spese di un’amministrazione comunale. E’ altrettanto vero che per coprire gli sprechi dell’Amministrazione Savino, di cui Lallo faceva parte,  serviva una tassa molto alta, infatti la percentuale che paghiamo è altissima. Terza mezza verità.

Ma perché la Tares è così alta rispetto alle altre città con un servizio che lascia molto a desiderare?

Dopo questo, l’uomo dal volto pulito, confermo senza ironia, Leonardo Lallo, si presenta alla Città come il nuovo che avanza, ragionando e esponendosi per coprire il fatto che ha riproposto tutti coloro che aveva sfiduciato mandando a casa la vecchia amministrazione e dicendo mezze verità come vecchia politica insegna.

Dopo questo, come può dire che amministrerà meglio di chi lo ha preceduto se, in caso di vittoria, vedrà fra i banchi del suo consiglio comunale gli amici che hanno con lui amministrato e approvato l’altissima Tares?

Purtroppo il grammofono vecchio che gira il disco rotto appartiene a Leonardo Lallo che, quando i cittadini gli chiederanno, ammesso che vinca, il perché delle azioni amministrative che non compirà, lui risponderà: io non c’entro!!!

La Coalizione Bene Comune

 

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