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Traffico di droga nel Chietino, retata contro la camorra un Sanseverese arrestato

Blitz all’alba del 6 febbraio: una trentina di arresti nell’operazione dei carabinieri coordinata dalla direzione distrettuale antimafia dell’Aquila

L’AQUILA

Dalle prime ore dell’alba i Carabinieri stanno eseguendo nella provincia di Chieti e in altre località italiane una ordinanza di custodia cautelare emessa a carico di 31 indagati per associazione di tipo mafioso,

 

estorsione e traffico di sostanze stupefacenti. Gli indagati sono 84. Le indagini dei carabinieri del Ros hanno portato a sgominare un pericoloso sodalizio di matrice camorristica diretto da esponenti di storici clan campani. Secondo quanto si è appreso, l’organizzazione gestiva con modalità tipicamente mafiose caratterizzate dal sistematico ricorso alla violenza e alle intimidazioni, il controllo delle piazze di spaccio nell’area costiera abruzzese compresa tra Francavilla al Mare, Vasto, San Salvo e altri comuni del Chietino. Alla conferenza stampa sull’indagine, alle 9,30 in procura, ha partecipato anche il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti oltre al capo della Procura antimafia dell’Aquila, Fausto Cardella. Lo stesso Roberti parteciperà all’Aquila all’inaugurazione dell’anno accademico della scuola ispettori della finanza.

Marito e moglie pentiti. L’indagine è nata dall’arresto di Lorenzo Cozzolino e della moglie Italia Belsone: una volta in cella, i coniugi hanno collaborato con gli investigatori ricostruendo dieci anni di traffici regolati secondo gli usi della camorra. Sono stati 6 i tentativi di omicidio, 8 le estorsioni contestate. Cozzolino, in fuga dal Napoletano per una faida camorristica, si era stabilito in Abruzzo trovando terreno fertile.

Gli arrestati. In carcere: Carmine Bevilacqua, 40 anni di Vasto, Giovanna Cozzolino (26 di Gissi), Loredana Cozzolino (26 di Gissi), Carlo Croce (65 di Gissi), Lino Croce (46 di Gissi), Rosario Di Bello (46 di Napoli), Antonio Fiore (35 di Torre del Greco), Simone Forcini (29 di Vasto), Angelica Koidil (51 di Gissi), Rodrigo Mariano Lalla (59 di San Buono), Mario Mango (38 di Napoli), Fabio Martusciello (32 di Gissi), Luigi Muro (36 di Francavilla), Vincenzo Piccirillo (25 di Napoli), Rodolphe Tinto (52 di San Salvo), Giovanni Silvestro (49 di Fara Filiorum Petri), Enrico Tumini (49 di Gissi), Lucia Sauchella (37 di Vasto). Ai domiciliari: Michele Barra (42 di San Severo), Enzo Claudio Cerella (48 di San Salvo), Lorenza Cozzolino (45 di Gissi), Luciano Michele De Stasio (24 di San Severo), Joseph Martella (56 di Vasto), Fabio Sordillo (39 di San Severo), Ergys Dashi (25 di Porto Sant’Elpidio), Rocco De Micolis (58 di San Salvo), Giuseppe Di Donato (36 di Vasto), Carlo Leone (29 di Gissi), German Manuel Ochstadt (26 di Gissi). Due all’obbligo di dimora: Elenio Di Filippo (52 di Gissi), Andrea Ferri (33 di Guardiagrele).

Il procuratore nazionale antimafia. “L’Abruzzo è un territorio a rischio infiltrazioni”, ha detto Roberti, “ma ci sono solo insediamenti circoscritti”. Roberti ha parlato anche della ricostruzione dell’Aquila: “L’Abruzzo è appetibile dalla criminalità organizzata per la ricostruzione aquilana”.

da Il Centro

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