TRENT’ANNI DOPO RUBATE DI NUOVO LE CORONE DELLA MADONNA DEL SOCCORSO
A distanza di quasi trent’anni un secondo furto sacrilego delle corone della Madonna e del Bambino è avvenuto nella notte tra il 26 e il 27 maggio scorsi. La notizia è rimbalzata in città già a prima mattina ed ha gettato nello sdegno e nell’incredulità tutti i Sanseveresi! Ignoti delinquenti si sono introdotti all’interno del Santuario di Maria SS. del Soccorso per compiere ciò che nessun Sanseverese vorrebbe
mai capitasse nei confronti della Santa Patrona. Nelle prime ore del mattino del 27 maggio un sopralluogo degli agenti di Polizia del locale Commissariato ha aperto ufficialmente il ‘caso’ e, ovviamente, le serrate indagini per cercare di dare un volto agli ignoti malfattori. Indagini particolari sono state affidate alla Polizia Scientifica del Commissariato che, considerato il grande affetto che i Sanseveresi nutrono per la loro MADONNA NERA, intende sollecitare chiunque fosse a conoscenza di fatti, indizi e tracce utili a segnalarli anche in forma anonima all’indirizzo di posta elettronica comm.sansevero.fg@poliziadistato.it . Il nostro commento è telegrafico: E’ UN’ENNESIMA VERGOGNA CHE SCONVOLGE E SEGNA ANCORA UNA VOLTA NEGATIVAMENTE LA NOSTRA CITTA’. Inutile dire che la notizia ha fatto il GIRO D’ITALIA, proprio nelle ore in cui si conclude quello ciclistico 2015! Quanto accaduto potrebbe essere definito con una iperbole…piuttosto realistica: se fosse accaduto un omicidio siamo sicuri che avrebbe avuto un risvolto popolare meno devastante di quello che ha riguardo la ‘sgarro’ nei confronti di quanto di più sacro hanno i Sanseveresi, cioè la Madonna del Soccorso, l’UNICA CERTEZZA sulla quale, da sempre, sono d’accordo i Sanseveresi che vivono nel mondo intero. Arriviamo a dire che il giorno in cui i ladri di turno fossero scoperti noi temeremmo per la loro incolumità, perché nei loro confronti potrebbe abbattersi, con 30 anni di ritardo, anche la rabbia repressa e la furia purificatrice di qualche mente esaltata o comunque non in perfetto equilibrio della nostra popolazione e, in particolare, dei ‘fedelissimi’ della nostra Celeste Patrona.
Nella mattina del 27 maggio, il Sindaco FRASNCESCO MIGLIO si è recato al Santuario per sincerarsi dell’accaduto, poi definito un “gesto vile”. Le corone originali della Madonna, comunque, sono salve e anche la statua (Bambino compreso) non ha subìto danni. “Rubare le corone della Madonna del Soccorso – ha aggiunto il primo cittadino – è un gesto deplorevole sul quale speriamo che le Forze dell’Ordine facciano piena luce. Fortunatamente le corone non erano quelle dell’incoronazione, che vengono custodite dopo i riti processionali in luoghi sicuri, ma corone in metallo dorato che vengono solitamente poste sul capo della Madonna e del Bambino per esporle ai fedeli. Mi sono recato personalmente dal Rettore mons.MARIO COTA per esprimere la solidarietà di tutta l’Amministrazione Comunale e per verificare quanto accaduto. Le statue non hanno subìto alcun danno e anche gli ori della Madonna sono salvi. Ho dato nella circostanza la disponibilità dell’Amministrazione Comunale a collaborare con la Chiesa locale per mettere in atto ogni contromisura necessaria per prevenire furti e scorribande di altri sconsiderati”.
Ovviamente lasciamo immaginare ai nostri Lettori quante lettere di condanna e di solidarietà sono giunte alla nostra ‘Gazzetta’ dalla mattina del 27 maggio. Abbiamo scelto le prime due, che sono state anche le più dure e sintomatiche del clima che si viveva in città e dell’umore della nostra (infuriata!) popolazione. Ecco il testo della lettera firmata UMBERTO GRAVINA, FILIPPO PETRUZZELLIS e MATTEO MINISCHETTI: <
Ed ecco il contenuto della seconda lettera della nutrita serie pervenutaci in questi tre giorni: <
LA REDAZIONE