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UN OMICIDIO “ECCELLENTE” CHE SEMINERA’ IN LOCO ALTRE VENDETTE

di DESIO CRISTALLI

In Italia si può fare di tutto senza che nessuno se ne indigni veramente, cioè con i fatti. Ma quando ci scappa il morto tutto diventa maledettamente serio e, almeno per un po’, si fa sul serio, si cercano i colpevoli, molto spesso si identificano, si danno in pasto alla gente in tutte le

salse e si ‘assicura’ da più parti che la misura è colma e bisogna ricostruire in toto l’ordine e la sicurezza pubblica del territorio. Questo è il film la cui proiezione è iniziata ieri verso le ore 21 in Corso Leone Mucci, dove SEVERINO PALUMBO è stato assassinato da killer incappucciati ed armati che l’hanno scovato (o aspettato?) in un negozio di elettrodomestici di quella strada periferica. Il suo nome era sicuramente oggi uno di quelli in grado di incutere terrore nel mondo in cui si vive perennemente armati. E’ rimbalzato molte volte agli onori della cronaca nei momenti più clamorosi affidati da queste parti alle Forze dell’Ordine e alla Magistratura. Ma il nostro dovere giornalistico – che non è quello di inseguire scoop come i giornali e le testate radiotelevisive e informatiche sempre zeppi di omicidi e storie torbide – è quello di analizzare ciò che è successo e spingere tutte le Istituzioni a riprendere in mano il filo del discorso che porta a garantire AD OGNI COSTO l’ordine e la sicurezza pubblica di San Severo e, magari anche di quel suo hinterland che conserva vasta sacche di torbidità dove tanti sguazzano nei reati più efferati che non ci siamo quasi mai fatti mancare! Vorremmo però qualcosa di diverso dal solito rituale, cioè dai ‘proclami’ di chi poteva già fare molto ed ha fatto poco, di chi doveva ‘aggredire’ certe situazioni incancrenite a motivo delle cariche ricoperte, di chi doveva PRETENDERE un consistente irrobustimento degli organici delle Forze dell’Ordine e si è accontentato dei ‘pannicelli caldi’, di altri che, per professione politica, aspettano queste occasioni per protestare a più non possodopo mesi o anni di silenzio. Noi invece che su queste materie professionali siamo sempre presenti – quotidianamente con la GAZZETTA on line esettimanalmente con LA GAZZETTA DI SAN SEVERO cartacea – interpretiamo con l’onestà di sempre l’unico sentimento che ci interessa interpretare, quello della GENTE PERBENE, che dalla mattina alla sera sgobba, paga tasse record, onora gli impegni con la famiglia ed il prossimo e PRETENDE SACROSANTAMENTE che chi deve agire per migliorare il nostro piccolo mondo sanseverese lo faccia con dignità, se necessario scendendo in piazza con la gente (e non criticandola se scende in piazza!!!), chiedendo tutto quel che è possibile chiedere, a livello nazionale e locale, per ripulire gli angoli più pericolosi PER NOI TUTTI DELLA CITTA’ E DEL SUO CIRCONDARIO. Come si vede noi, con i piedi sempre ben ancorati a terra, non siamo abituati a chiedere la terza guerra mondiale o cose sconvolgenti ma solo che venga rispettata la VITA NOSTRA E DELLE NOSTRE FAMIGLIE, il minimo sindacale per una terra che ha sempre vissuto sciorinando nel mondo i suoi difetti più dei suoi pregi sociali. Un’autentica stretta di freni dall’alto (ma il Padreterno non c’entra!) è l’unica strada per cominciare a far diventare famosi i nostri pregi che sono sicuramente tanti ma che conoscono poco persino coloro che da una vita vivono in queste contrade e si illudono da sempre che un giorno si accenderà in loco la lampada della bontà, della comprensione reciproca, della razionalità, dell’amore per quelle care facce sanseveresi tra le quali si annidano tanti killer, spacciatori, rapinatori, estorsori, ladri ed altri soggetti appartenenti alla fauna umana peggiore. Da parte di chi di dovere – senza fare nomi perché ora sarebbe canagliescamente facile sparare sulle figure che dovrebbero dedicare tanta attenzione quotidiana su questo fronte… – si rifletta con attenzione, individuando contromisure al crimine e al degrado umano per vie percorribili. Si trovi, insomma, il coraggio di ALZARE UNA BUONA VOLTA LA VOCE, facendo quel che vorrebbe fare la gente e che non può fare perché la democrazia impone che lo facciano quelli che il Popolo ha scelto a rappresentarli. Speriamo, naturalmente, di vedere qualche risultato concreto e di non leggere solo comunicati e dichiarazioni fintamente di fuoco, uniti a interviste e dibattiti che appartengono a quel bagaglio fritto e rifritto di ‘sceneggiate’ vecchia maniera che hanno portato la gente ad aborrire tutto quel che nasce nelle urne e lì torna sempre per trovare correttivi migliori…e poi altri…e altri ancora in eterno. Ma ormai è difficile prendere in giro la gente, poiché da tempo non porta più l’anello al naso…!


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