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UNA DICHIARAZIONE ‘PEPATA’ DELL’AVV. DI PARDO SULLA SENTENZA “TAR” RELATIVA A SAN SEVERO

 

di Desio Cristalli

Rilasciando una dichiarazione sulla recentissima sentenza relativa al ricorso al TAR fatto per conto di AUGUSTO MARASCO – che chiedeva l’annullamento delle elezioni comunali di Foggia che hanno portato all’elezione dell’attuale Sindaco FRANCO LANDELLA – l’avvocato molisano SALVATORE DI PARDO non si è lasciato sfuggire l’occasione di commentare anche la sentenza del 3 dicembre scorso sul ricorso al TAR di DINO MARINO

e NAZARIO MIRANDO (supportato dalla successiva costituzione in giudizio di LEO LALLO e CIRO MATARANTE) che ha dato ragione ai resistenti, cioè al Sindaco FRANCESCO MIGLIO e a tutta la sua coalizione e, dunque, all’attuale Amministrazione di Palazzo Celestini. DI PARDO ha, nella sostanza, dichiarato che rispetta la sentenza del TAR relativa al Comune di Foggia ma non la condivide assolutamente e quindi, se i suoi clienti vorranno, l’appellerà ritenendola…”capovolgibile” davanti al Consiglio di Stato. Il noto legale di Campobasso ha poi aggiunto che esiste un consolidato orientamento della giurisprudenza del Consiglio di Stato decisamente molto diverso dall’orientamento (e dunque dalla sentenza) del TAR della Puglia sia per Foggia, sia per San Severo. Alla luce di queste dichiarazione che abbiamo riassunto nella sostanza, DI PARDO chiederà a Roma con ancora maggior vigore giuridico l’annullamento delle elezioni per entrambi i Comuni interessati di Capitanata (ricordiamo che DI PARDO difende a San Severo MARINO e il Centrodestra contro MIGLIO e a Foggia il Centrosinistra di MARASCO contro il Centrodestra di LANDELLA). Risulta ovviamente, relativamente a San Severo, che la difesa di MIGLIO — cioè gli avvocati ALDO LOIODICE, RAFFAELE IRMICI e MARIO CARLINO che hanno vinto nel primo grado di giudizio – sia convinta che il Consiglio di Stato confermerà la sentenza definitivamente entro il mese di febbraio prossimo, cosa che darebbe a MIGLIO la certezza di poter continuare ad amministrare San Severo e la Provincia di Foggia per l’intero quinquennio. Con DI PARDO, di parere decisamente opposto in merito all’esito davanti al Consiglio di Stato, sono naturalmente MARINO e MIRANDO (con il Centrodestra sanseverese e provinciale) che non hanno esitato neppure poche ore a decidere di ricorrere a Roma,convinti che la sentenza definitiva di questo ‘caso elettorale’ che continua ad appassionare l’opinione pubblica di casa nostra – e non solo – sarà opposta rispetto a quella di primo grado. Il polso della piazza si mantiene, da quel che ci risulta, su elevate percentuali per entrambe le possibili soluzioni. Difficile dire se si propenda più per la tesi DI PARDO o per quella LOIODICE; è certo però che la gente, come abbiamo già avuto modo di scrivere le scorse settimane, vuole chiarezza assoluta e vuole, soprattutto, che sia che vinca l’una o che vinca l’altra delle cordate politiche, si amministri a dovere la nostra Città che ha tanti problemi da portare a soluzione…e anche in fretta visto che il lavoro latita ancora alla grande, il reddito delle famiglie è sicuramente ai minimi storici (periodi di guerra esclusi) e che imposte (nazionali) e tasse (locali) restano invece ai massimi livelli e non aiutano di certo a giustificare tutto l’ottimismo che la politica predica soprattutto in Europa e a Roma (perché nelle realtà locali anche i politici la situazione la vedono tuttora nera!!!). La speranza di tutti è che la sentenza del Consiglio di Stato arrivi presto, perché più passa il tempo e più regna un’incertezza deleteria che la prima sentenza del TAR Puglia, com’è giuridicamente naturale, non ha ‘giustiziato’ definitivamente chiudendo la partita ma rendendo anzi ulteriormente effervescenti anche i tempi supplementari in corso.

 

 

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