UNA LEZIONE DI CORAGGIO

di DESIO CRISTALLI
In questi ultimi mesi la nostra Città è stata messa a ferro e fuoco da una barbarie delinquenziale che ha pochi riscontri nel passato, che pure negli ultimi due-tre decenni è stato spesso ‘effervescente’. Omicidi, bombe, gambizzazioni, rapine a mano armata, estorsioni (quasi mai denunciate per comprensibile
paura di ritorsioni!), furti a valanga ed altro del campionario delinquenziale hanno colpito duramente il nostro territorio già fiaccato da una crisi economica che la politica nazionale ed internazionale si porterà sulla coscienza per i prossimi secoli. Ma in tutto questo ‘festival dell’orrore sociale’, quel che più colpisce è un dato straordinariamente positivo: la lezione di coraggio e di esemplare dignità che tanti concittadini stanno dando dopo essere stati colpiti duramente QUASI SEMPRE (e per fortuna!) nel patrimonio, accumulato in tanti anni di sacrifici per ‘mantenere’ con imposte e tasse insopportabili tutto ciò che la politica d’ogni livello ha tante volte scialacquato irresponsabilmente. Quel che rimarrà sulle macerie di questo tempo senza DIO e senza regole sarà proprio questa lezione di coraggio che lasceremo alle future generazioni, un viatico dal quale, ne siamo certi, risorgerà prima o poi un mondo distrutto dalla cattiveria umana degli stati e degli uomini d’ogni colore (della pelle e politico!). Ci piace pensare a quei tanti padri di famiglia che, dopo un attentato o una razzia criminale in casa o in azienda, sanno sorridere ai familiari e soprattutto ai figli infondendo in tutti i loro cari fiducia nell’avvenire e in un mondo, una nazione ed una città migliori. Siamo certi che tutti hanno avuto paura…ma hanno avuto ancora più paura di dimostrarla a chi vive con loro e che avrebbe potuto essere fiaccato fisicamente e psicologicamente per lungo tempo o addirittura per sempre. Crediamo di non dire cose ‘strane’, riflettiamo solo su ciò che chiunque, con un minimo di dialogo con sé stesso, può capire ed apprezzare appieno. E noi di questa lezione di coraggio siamo oggi ammirati e solidali spettatori, auspicando, prima o poi, la fine della barbarie, magari per l’intervento di una Entità divina alla quale ogni cristiano (ma forse anche ogni ateo!) si rivolge nei momenti più difficili della vita.