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“Una preghiera per il mio piccolo Kevin”; Felice, papà di San Severo sulla soglia della disperazione

INTERVISTA ESCLUSIVA
“Chiedo una preghiera. Vorrei conforto. Mi sento disperato. Io e mia moglie ci sentiamo a pezzi per il nostro piccolo Kevin Angelo che, adesso, si trova presso la Rianimazione del Sant’Orsola di Bologna.

Così si racconta con l’anima in pena alla nostra Redazione Felice DELLI CALICI, un papà di San Severo che vive a Bologna dal 2018.

“Mio figlio si è ammalato di una malattia molto rara, la sindrome di Moebius. Sin dalla nascita accusava problemi respiratori, ma adesso sono peggiorati. Mia moglie è delle Filippine ed abbiamo formato una bella famiglia a Bologna. Dalla nostra unione è nato anche un altro figlio di un anno più piccolo di Kevin che, fortunatamente, non ha nessun problema di salute. Per far sottoporre Kevin alle cure abbiamo girato molti ospedali come il Rizzoli, il Sant’Orsola e l’Ospedale Maggiore di Bologna. Il 24 febbraio il nostro Angelo ha compiuto 3 anni e pesa 6 chili e mezzo. La sua crescita purtroppo è lentissima a causa di questa grave sindrome. Kevin
è nato con una semiparesi e non può muovere i muscoli facciali. Vive con la Peg per l’alimentazione e con l’aiuto dell’ossigeno h 24. Kevin trascorre molto tempo in ospedale, ma questa è la prima volta da quando è nato che è finito in Sala di Rianimazione. Siamo disperati e spaventati.
La febbre a tratti diventa troppo alta superando i 40 ed i suoi organi, già così piccoli, sono messi a dura prova. Siamo una famiglia di credenti e devoti soprattutto a Padre Pio”, confida papà Felice con il cuore trafitto dal dolore e supplicando conforto e preghiere.
Felice non chiede altro.
Felice e sua moglie vorrebbero rivedere il loro piccolo varcare nuovamente la soglia di casa e, riabbracciando il fratellino, gioire e cantare l’inno alla vita che continua…nonostante tutto perché l’Amore, quello vero, non teme ostacoli e non si arrende mai di fronte a niente.
Non sarà necessario nemmeno un piccolo sorriso se Kevin non potrà esprimerlo a causa della sua paresi facciale.
Basterà uno sguardo, una lacrima o un dolce suono che rifletterà l’armonia ritrovata quale quella della quotidianità tra lacrime e dolori, ma anche tra tanta gioia e speranza nel rivedere una famiglia unita nell’affrontare le prove…
Unita, proprio come possiamo esserlo noi tutti volgendo gli occhi alla Provvidenza in cerca di un aiuto.
“Per Kevin e con Kevin”.

La sindrome di Moebius

“È una malattia congenita molto rara da disinnervazione del cranio. È caratterizzata da paralisi facciale completa o parziale, associata a paralisi bilaterale del nervo abducente, che esita nella compromissione dell’abduzione della palpebra. La sindrome comprende anche altre anomalie congenite.
Colpisce una persona fin dalla nascita per colpa di un’alterazione genetica, anche se fino ad oggi non si hanno certezze assolute in questo campo”.

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