Cronaca

Vico del Gargano, sangue al posto del sapone in presidio sanitario „Medico si lava le mani, ma invece del sapone esce il sangue dei pazienti

Vico del Gargano, sangue al posto del sapone in presidio sanitario
La notizia choc è stata pubblicata dal Corrieredelmezzogiorno.it e arriva dal presidio sanitario Punto di Primo Intervento di Vico del Gargano

E’ del 10 aprile ma è venuta fuori soltanto oggi grazie a un articolo apparso sul Corrieredelmezzogiorno.it.. La notizia choc arriva dai locali di via Vagno del Punto di Primo Intervento di Vico del Gargano, dove tre settimane fa un medico si è avvicinato al dosatore del sapone per lavarsi le mani,

 

ma dal contenitore è fuoriuscito del sangue umano. Ma come è potuto accadere questo? Semplice: come ha già spiegato Carmine Festa, giornalista e autore dell’articolo, il 10 aprile scorso: “l’acqua usata per il lavaggio dei macchinari con i quali si analizza il sangue è stata raccolta in una tanica che originariamente conteneva detergente per le mani. Poi, svuotata del suo contenuto originale, è rimasta nei locali del presidio sanitario ed è stata riutilizzata per raccogliere l’acqua mista a sangue derivante dal lavaggio dei macchinari che effettuano analisi diagnostiche”. Un tecnico, pensando contenesse del sapone, ha preso la tanica e riempito i dispenser. Medici, autisti e infermieri del 118 sono preoccupati per le loro condizioni di salute e attendono che qualcuno spieghi loro quali conseguenze potrebbe arrecare questo incidente. Attendono che il direttore generale e sanitario dell’Asl di Foggia, i capi dipartimento di prevenzione e di emergenza, e il direttore del distretto sanitario 53, rispondano alla lettera avente ad oggetto “Segnalazione su avvenuto contatto del personale sanitario con materiale liquido (rifiuto speciale) potenzialmente infetto. Richiesta di chiarimenti”. I Nas sembra che abbiano già effettuato un’accurata ispezione nel presidio sanitario di Vico del Gargano, ma ciò che più preoccupa è la salute del personale e dei pazienti. La grave emergenza potrebbe non rivelarsi tale, ma i medici del Punto di Primo Intervento hanno diritto di essere confortati e di sapere quali sono i rischi ai quali vanno incontro.



da Foggiatoday

 

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