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Compostaggio: ennesima lavata di faccia ai danni della cittadinanza?

Poche sere fa si è tenuto un consiglio comunale aperto durante il quale a numerosi cittadini, rappresentanti di partito, di associazioni e non, è stato permesso di parlare in merito alla questione compostaggio: l’argomento dell’anno per San Severo (la fa da padrone nonostante altri innumerevoli problemi). La possibilità concessa è sembrata a molti, me in primis, un contentino dato al popolo prima delle ferie estive ma comunque, grazie ad alcuni consiglieri, l’incontro si è tenuto. Chi prima, chi dopo hanno tutti denunciato apertamente la mancata trasparenza della procedura approvativa dell’iter volto a creare un impianto privato dalle enormi dimensioni a scapito di un impianto più piccolo e pubblico. C’è stato chi ha accusato l’amministrazione di essere poco lungimirante su un problema che ci coinvolgerà per decenni o più, c’è stato chi ha storto il naso rispetto alla bontà di tutta l’operazione, ma soprattutto c’è stato chi si è sentito ancora una volta preso in giro e messo da parte in favore di più grandi obiettivi. Comunque la si veda, una cosa è certa: la cittadinanza è stanca di queste lavate di faccia volte a non portare alcun risultato! Perchè volte a non portare alcun risultato? Perchè ormai le cose son fatte! Per quanto alcuni consiglieri si battano giustamente per rimettere la parola ai cittadini magari mediante referendum (operazione fantascientifica per il nostro territorio) ormai sembra che le cose siano irreversibili. I termini per opporsi alle varie deliberi dovrebbero tutti essere scaduti da un po’ ma anche su questo come su molte altre cose c’è una bella confusione: quale delibera è quella giusta? Quali integrazioni devono essere prese in considerazione? Tali delibere possono completamente aggirare la legge regionale che elimina la possibilità di nuovi impianti simili? Un impianto di tali dimensioni servirà effettivamente a soddisfare i bisogni sanseveresi portando anche un risparmio per le tasche dei cittadini? Perchè ancora una volta i cittadini sono stati informati a cose fatte? Sei cittadini dovessero ottenere potere decisionale mediante referendum e il risultato fosse un secco NO (come già da più parti dimostrato e gridato), chi andrà a pagare i sicuri danni che verranno chiesti al Comune di San Severo? I cittadini sono stati tenuti all’oscuro di tutto per qualche motivo oppure la colpa è dei cittadini stessi che potevano sapere ma hanno fatto finta di non vedere fin quando qualcuno non ha sollevato il polverone? Troppi interrogativi per un problema che alla fine, a parer nostro sembra ormai irrisolvibile. Che poi fare compostaggio non vuol dire buttarsi in operazioni necessariamente illecite e dannose per l’ambiente. Non sono un esperto del settore e dunque lungi da me dare consigli o esprimermi in tecnicismi vari ma una ricerca approfondita o meno sull’argomento siamo buoni tutti a farla su internet. Ci sono diverse tecnologie quale quella di decarbonizzazione idrotermale che ha superato brillantemente i criteri dettati da Horizon 2020. Secondo tale tecnologia il procedimento di trasformazione avviene in loco e solo in otto ore evitando i numerosi problemi dovuti allo smaltimento dei rifiuti organici. Inoltre grazie a tale procedimento sembra si possa ricavare un prodotto finito, la lignite, utilizzabile in sostituzione del pellet e come materiale per l’industria. Sembra inoltre che le acque di processo possano poi essere utilizzate per il processo di fertirrigazione degli agrumeti. Magari sto ora parlando di qualcosa di inadatto per il nostro territorio (non credo più inadatto di un impianto non voluto dalla cittadinanza) e ripeto nuovamente che non parlo da tecnico ma da semplice fruitore dei contenuti disponibili sul web quindi sono in partenza aperto all’errore ma io da semplice cittadino posso permettermelo e sottoporre qualunque proposta all’attenzione di chi invece errori, per il bene della comunità, non potrebbe commetterne! Comunque tornando alla questione principale, augurandoci che si risolva qualcosa, per ora, tutto quello che mi sento di dire è che, in un caso o nell’altro, siamo rovinati.
Marcello De Filippis 
Segretario cittadino Fronte Nazionale

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