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DINO MARINO: “Bella la riflessione di sua Eccellenza #DonGianni Vescovo della nostra diocesi.”

Bella la riflessione di sua Eccellenza #DonGianni Vescovo della nostra diocesi.

Appropriato il richiamo ad #AlessandroBarricco. In questi tempi di mutamenti la presa di posizione di Sua Eccellenza assume una valenza di grande rilievo e nonostante le chiusure, le paure del diverso e dello straniero, far sentire la prima voce dei cattolici, ricorda a tutti noi che siamo un territorio di accoglienza, che i mutamenti vanno governati, gestiti, sapendo che la visione di città aperta e anche una visione inclusiva del nostro Comune , come una valenza positiva , che può cambiare in meglio la nostra comunità. I mutamenti per affermare di più e meglio la nostra identità agricola nell’era della informazione… Una riflessione ricca di spunti incredibilmente profondi. In questi luoghi si dovrebbe partire dall’analisi dei principi primi del pensiero del mediterraneo e del sud del mondo più in generale, per ritrovare un nuovo equilibrio di vita, che sia realmente ‘costruttivo’. Il presupposto è niente pregiudizi: Nessuno sviluppo può venire sulla base del disprezzo dei luoghi e delle persone. Guardare i luoghi significa averne cura, riguardo… Il metodo è andar lenti: Bisogna essere lenti, amare le soste per guardare il cammino fatto. Andar lenti è il tornar grandi delle cose necessarie. Come diceva tempo fa il filosofo barese Franco Cassano, autore del libro “il pensiero meridiano”, che proprio in questi tempi risulta utile ad una impostazione in cui il Mediterraneo non è luogo di morti, come oggi, ma di scambi culturali proprio tra l’Europa e l’Africa,. L’obiettivo è il senso della misura: L’uomo mediterraneo vive sempre tra terra e mare, limita l’una tramite l’altro e…nei suoi vizi c’è anche la misura che gli altri hanno smarrito. Allo stesso stesso tempo noi non abbiamo il dovere di accoglierli tutti ma di aiutarli. Restiamo umani ma poi bisogna aiutarli anche in Africa, a cui servono investimenti fattivi, anche perché non possiamo accoglierli tutti, ci sarebbe un aggravarsi della questione sociale e civile. Serve anche una riflessione rispetto alla globalizzazione di cui é andata avanti solo quella dei mercati, bisogna affermare e riformare il welfare globale. Mercati senza confini ma anche giustizia sociale senza frontiere! Insomma, una riflessione più ampia e puntuale che coinvolga le diverse culture presenti nel nostro territorio per renderlo più attraente e pronto a governare i cambiamenti. É giusto trovare un luogo per una riflessione più ampia che parta dal paradigma dei cattolici impegnati per aprirsi ad una riflessione più vasta!

DINO MARINO

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