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GIANPIERO: LA SPERANZA CONTINUA A CORRERE SUL BINARIO DELLA VITA

Proseguono con affetto le nostre attenzioni per Gianpiero SAGLIMBENE, il Sergente Maggiore originario di San Severo, colpito dal “SARCOMA DESMOPLASTICO A PICCOLE CELLULE ROTONDE”, di cui si è ammalato nel 2014.

Gianpiero è ora in cura presso il Presbyterian Hospital di New York, dove ha subito un primo intervento all’addome il 13 Luglio ed un secondo invece il 20 Luglio.

Tutto è andato per il meglio, perché
ad intervenire su di lui uno staff d’eccezione ed un Chirurgo, il dott. Kato TOMOAKI, che è riuscito già a salvare un uomo ammalato come Gianpiero, grazie ad una procedura da lui inventata e chiamata Whipple.

Ricordiamo che Gianpiero ha 37 anni e ad accudirlo amorevolmente è sua moglie Barbara RADO, che non solo non lo lascia nemmeno per un istante, ma presta la massima attenzione nel recepire tutti i dettagli delle terapie a lui rivolte, oltre a sapere intrattenere con determinazione e coraggio i rapporti con l’intera equipe medica e con la stampa, al fine di informare chi si è affezionato e tiene alla salute di suo marito.

“BARBARA, QUALI SONO LE NOVITÀ?”.
“Ebbene, stamattina è venuta una dottoressa dell’equipe per aggiornarci sulla situazione. Ci ha comunicato che molto probabilmente da stasera inizieranno una terapia per rendere il sangue più fluido e vedere se, in questo modo, riusciranno ad eliminare il gonfiore che persiste dal bacino in giù. Si sono inoltre raccomandati di tenere sotto controllo eventuali sanguinamenti, perché qualora si presentassero, dovrebbero immediatamente fermare tale terapia. Oggi gli hanno anche fatto dei raggi al torace, in quanto ha un po’ di difficoltà nella respirazione e sente un dolore soprattutto in un punto del torace sinistro, dove è stato effettuato l’intervento. Domani gli effettueranno una TAC con contrasto, l’ennesima… e lunedì che Kato rientrerà dalle sue ferie, valuterà lui stesso tutta la situazione, decidendo se procedere ad un terzo intervento… a quanto pare è ancora incerto se realizzarlo, oppure no. Qualora non verrà deciso di effettuare un ulteriore intervento, forse giovedì Gianpiero verrà dimesso, ma dovrà rimanere a New York per un mese o un mese e mezzo circa, in modo da poter continuare delle terapie ed in modo che, se sorgessero complicazioni, potrebbero intervenire su di lui tempestivamente prima che rientri in Italia”.

Ma noi TUTTI auguriamo il meglio a questo giovane sanseverese, così forte e coraggioso, nella speranza che possa rientrare in Italia guarito e che possa insieme a Barbara riabbracciare i figli Andrea e Lorenzo, di 8 e 6 anni, ora a casa in attesa del ritorno dei loro amatissimi genitori, con cui intercorrono videochiamate giornaliere, cariche di emozioni.

Quelle stesse emozioni che l’intera vicenda suscita in noi che siamo qui, uniti da un filo invisibile…di fratellanza, ma soprattutto di Amore per la vita del prossimo, lasciandoci coinvolgere dalla cosa più bella che alla fine possiamo sperare:
UN MIRACOLO DI VITA!

Elisabetta Ciavarella

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