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RIFLESSIONI DI CULTURA SPORTIVA ELOGIO PER LE 16 VITTORIE

di VANNI PELUSO CASSESE

Nel presentare queste note vorrei che il Lettore entrasse nell’ottica di non considerare questo scritto, così come tutti gli altri che di tanto in tanto dedico al basket cittadino, alla stregua di commenti che provengono da un semplice fan. La mia posizione, ancorché di appassionato, e quindi di tifoso, per le vicende della CESTISTICA, mi detta di dover necessariamente travalicare questo unico e semplice status. Difatti, dal momento, era il 2014, in cui ho ritenuto, assieme agli amici del Club NERI PER SEMPRE, di proporre il Progetto per il rilancio del basket sanseverese, poi fatto proprio da tutte le componenti in esso coinvolte, ho assunto il ben preciso ruolo di… SENTINELLA di questo progetto così ampiamente condiviso. A volte il compito mi porta ad indirizzare qualche frecciata di ammonimento, altre volte di esortazione, altre volte ancora di plauso per l’operato svolto. E’ il caso dell’avvenimento, che particolarmente legato alla sorprendente e perciò ancora più splendida vittoria conquistata in quel di Montegranaro, mi dà l’occasione di tessere un elogio. Un elogio che va innanzitutto indirizzato a coach COEN che con mano ferma e sicura ha saputo condurre i suoi uomini verso un risultato invero prestigioso. Chi come me ha vissuto lunghi anni da allenatore, sa quanto difficile sia riuscire a compiere un’impresa in casa della prima in classifica, ancorché a pari punti. Coach COEN ed i suoi giocatori, che a loro volta vanno elogiati per la dedizione che giorno dopo giorno stanno mostrando nei confronti di una maglia che per le tradizioni di cui è depositaria deve essere sempre gagliardamente onorata, hanno finora compiuto un percorso a dir poco superlativo. Non so se quello delle attuali 16 VITTORIE DI FILA è un record per la CESTISTICA, sto effettuando le dovute ricerche. A memoria, forse la prima promozione in serie ‘D’ fece segnare 20 vittorie di fila, comprese le 2 di play off. Dovrò controllare se ci sono stati ulteriori filotti negli anni successivi. Intanto i risultati fin qui conseguiti, in uno con le considerazioni che espongo, mi danno l’occasione, e perché no, di rendere pubblico un mio pensiero, che già da un po’ di tempo ho partecipato a chi mi ascolta. Quello di cominciare a proiettarsi verso una possibile partecipazione al campionato di serie ‘A’. Cosa manca a San Severo per ardire e porsi un tale obiettivo? Anche se dico non immediatamente. Non è il caso, infatti, di oberare ora la squadra di un assillo per una meta che, comunque non era stata progettata. Mi pare ci siano le condizioni basilari perché si possa programmare un tale traguardo. Abbiamo un impianto, il PALASPORT, che non ha nulla da invidiare a molti Club italiani che già partecipano a tale campionato. Possiamo contare su un pubblico che ci viene invidiato da tutte le concorrenti interessate ad un eventuale salto di categoria. Non dimentichiamo che già in più di un’occasione si è potuto contare su una presenza di spettatori vicina alle 4.000 UNITÀ. C’è un supporto formato da un vasto ed entusiasta gruppo di imprenditori locali che garantisce una base economica rassicurante. Ed allora? Cosa manca. Un contratto di sponsorizzazione adeguato al livello di partecipazione che promette una più vasta visibilità nazionale. Una struttura operativa con cultura manageriale appropriata al mondo dello sport. Che così come ribadito anche nella presentazione del Corso di qualificazione per operatori sportivi indetto in questi giorni dall’Università di Siena ‘abbia una formazione interdisciplinare necessaria per chi intende lavorare da protagonista per eventi ed organizzazioni sportive’. Infine, l’ardimento di guardare più in grande. Con la giusta coscienza e con rigore progettuale. PER ME È UN OBIETTIVO REALIZZABILE. E SAN SEVERO CESTISTICA LO MERITA.

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