Comunicati

AAA CERCASI RISPETTO PER L’AVVERSARIO POLITICO

Ormai non si parla d’altro che del ricorso al TAR e della possibilità di tornare a votare.

Alcuni diranno che è normale che i riflettori siano puntati su questa vicenda, e probabilmente hanno ragione. Ma non è questo il punto.

Il punto, invece, è il veleno che quotidianamente viene iniettato da tutte le parti con raffiche di comunicati stampa e commenti al vetriolo su i social network.

Alcuni potranno dire che è normale anche questo, ma hanno

 

torto. Almeno per me.

Il cittadino è bombardato di notizie piene zeppe d’accuse verso il nemico di turno, alcune pesantissime, alcune al limite della diffamazione.

Non viene risparmiato nessuno e niente.

Il risultato di questa guerra è una classe politica a pezzi. Una classe politica sbrindellata, una classe politica, e parlo in special modo di coloro che hanno una visibilità maggiore, che perde la sua originaria funzione.

Dare speranza. Mi chiederete perché. Perché quando il cittadino entra nella cabina elettorale  affida con un grandissimo atto di fede le sorti della sua terra ad una sola persona, scelta tra tante.

Crede in quell’uomo o quella donna dandogli/le fiducia in cambio delle speranza che qualcosa possa cambiare. Ecco perché oggi sento fortissima la necessità di condannare la classe politica locale e i suoi attacchi virulenti contro il politico nemico di turno. Indistintamente.

Questi attacchi personali e inutili, alcune volte persecutori, che a turno indistintamente toccano tutti gli appartenenti a formazioni politiche, tolgono la fiducia nella classe politica nella sua interezza. Tutta.

Per dirla in breve, non mi piacciono gli attacchi feroci contro l’assessore Mariella Di Monte, non mi piacciono i toni denigratori contro Marino, contro Mirando, non mi piacciono le dispute interne nel centrodestra contornate da calunnie e diffamazioni, tutte alle spalle del proprio rivale, e non mi piacciono i sobillatori. Non mi piacciono perché mortificano l’elettore e lo rendono solo contro i problemi di questa società. Nessun politico ad oggi sembra rendersene conto mentre scrive e accusa pesantemente il “nemico”. Si è passati dal “confronto” al “ring”. Il cittadino guarda, ascolta accuse gravi e respira quell’aria di odio. Non meravigliamoci quindi se con altrettanto odio inveisce contro il potere politico. Non meravigliamoci se, anche rispetto ai miglioramenti seppur minimi, alla prima occasione  scaglia le supposte “malefatte” riportate sulla stampa dal suo nemico a prescindere dalla loro veridicità. La politica è un’altra cosa. Gli attacchi politici “seri”, anche quelli, sono un’altra cosa. Mancano meno di due mesi alla data d’udienza in cui presumibilmente verremo a sapere delle sorti di questa amministrazione, e credo sia “doveroso” per tutti i soggetti direttamente coinvolti, nessuno escluso, chiudersi in un religioso silenzioso. Compresi i supporters. Credo sia doveroso e opportuno alzare il livello della discussione parlando serenamente ed intelligentemente sull’argomento, non sulle persone e sopratutto senza toni calcistici da “curva sud” in cui si grida alla squadra avversaria “devi morire !!” Ricordo che i grandi politici di un tempo, pur lottando con forza per i propri ideali, rispettavano il nemico. Si combatteva la linea politica, non la persona. La responsabilità di questa situazione va attribuita a tutti. Nessuno escluso. A questo punto voglio ricordare a me stesso che quella di dicembre è solo una sentenza su “vizi” di natura amministrativa, non è il giorno del giudizio universale dove verranno salvati i buoni e condannati i cattivi. Chiunque essi siano. Teniamolo a mente perché, continuando così, il cittadino sarà sempre più disgustato, le persone coinvolte inutilmente massacrate e la credibilità della politica distrutta.

Fernando caposiena

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