Ancora violenza a San Severo qual è l’origine di tutte queste azioni criminali, come si devono combattere?
A questi interrogativi la classe politica, gli amministratori, le categorie del lavoro e noi tutti cittadini finora non abbiamo dato una risposta chiara né compiuto un’analisi lucida,approfondita e sincera.
Non sono certo le sagre a torcinelli, né le batterie che hanno contribuito ad elevare il grado di civiltà del nostro popolo, qui da noi la violenza, la prepotenza, l’inciviltà si respira nell’aria, viviamo in una città dove le regole sono un optional e chi è ”border-line”trova terreno fertile.
Le scelte politiche che hanno privilegiato la crescita edilizia smisurata della città a discapito della qualità, dei servizi e degli spazi collettivi (riduzione degli spazi vitali) contribuiscono ad alimentare l’aggressività ed il degrado. Una città a vocazione agricola, commerciale ed edilizia che nel giro di pochi anni sta subendo una mutazione genetica: centrale elettrica, impianti di incenerimento, impianti di rifiuti. Nello stesso tempo non riesce a risolvere il problema del convogliamento delle acque piovane nemmeno dopo la condanna da parte della Magistratura della Corte dei Conti.
Che cosa viene offerto ad un bambino che voglia giustamente giocare in uno spazio sicuro? Quale agibilità hanno i disabili, gli anziani; cosa viene offerto ai giovani; quali messaggi ricevono i cittadini? Quale tipo di sviluppo economico ha prodotto questo incauto modo di amministrare?
Si è lasciato in modo colpevole che la città venisse gradualmente occupata dai soliti ignoti: molte pizzerie, bar, fruttivendoli, occupano con gazebi, piattaforme, espositori e mercatini improvvisati,marciapiedi, strade e aree verdi . I lavori della famigerata rigenerazione urbana su viale 2 giugno,che dopo anni ancora non hanno avuto il collaudo, sono serviti soprattutto a sistemare i venditori di meloni che occupano in modo permanente aree pubbliche. Non si riesce a completare un mercatino rionale di porta San Marco che probabilmente verrà utilizzato da pochi venditori.
Che credibilità ha un’amministrazione che non riesce a far rispettare le regole basilari di una società civile? Che messaggio si manda ai cittadini e in particolare ai giovani?
Le nostre proposte:
- istituire un tavolo di concertazione tra i diversi soggetti in campo per approfondire le diverse questioni che riguardano la legalità, l’ordine pubblico e la sicurezza: le diverse forze dell’ordine, i Dirigenti scolastici, i dirigenti dei settori dell’amministrazione comunale, i responsabili delle associazioni che operano nel campo della prevenzione e del disagio.
- coordinamento e pattugliamento congiunto delle diverse forze dell’ordine;
- almeno sei mesi di tolleranza zero nei confronti di chiunque trasgredisca il codice della strada e le ordinanze sindacali;
- trasparenza negli appalti pubblici e nell’assegnazione di contributi;
- ampliare e rendere fruibili e sicuri spazi per lo sport, il gioco, il tempo libero;
- aprire uno sportello, anche on-line, per segnalazioni dei cittadini circa atti di vandalismo, prepotenza, occupazioni abusive dandone riscontro;
- applicare le ordinanze del Prefetto;
- effettuare controlli serrati sulla legittimità delle occupazioni di spazi pubblici e sulla provenienza delle merci vendute nei pubblici mercati (giornaliero e settimanale);
- applicare sanzioni pecuniarie severe per i trasgressori delle ordinanze;
- rafforzamento periodico del controllo del territorio con nuclei di polizia esterna e rotazione di quelle del territorio;
- rimozione dei dirigenti che non applicano le leggi nazionali, regionali e locali o, perfino delibere della Giunta Comunale;
- liberare da incombenze burocratiche gli agenti di Polizia Municipale per una maggiore presenza sul territorio e dar loro maggiori garanzie, strumenti e formazione.
- Costituzione di parte civile del Comune contro i reati della pubblica Amministrazione.
- Promozione di incontri pubblici sulla legalità con esperti nazionali: magistrati, sociologi, responsabili delle forze dell’ordine, parlamentari della commissione antimafia…
San Severo più sicura incoraggerebbe imprenditori, agricoltori,commercianti ad investire di più sul nostro territorio; una progettualità amministrativa di grande respiro che sappia pensare non a insediamenti inquinanti che danneggiano la salute dei cittadini e l’immagine della città ma ad opere di modernizzazione, ad infrastrutture che facilitino p.es. la viabilità; una maggiore cura ed organizzazione della zona PIP; il recupero di molte strutture pubbliche abbandonate, darebbero occupazione e servizi.
AltraCittà rivolge un invito a tutte le forze sane della città ad unirsi nello sforzo di analisi delle cause del disagio collettivo, ad incalzare quanti sono preposti alla tutela della sicurezza e della legalità, a contrastare i piccoli atti di prepotenza e illegalità, a promuovere una grande mobilitazione cittadina che coinvolga tutti e faccia più rumore delle batterie!