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Apricena: “La gentilezza nell’accoglienza dei profughi”.

Cittadini ed Istituzioni nel braccio della solidarietà.

I Cittadini e le Istituzioni della città di Apricena si sono mobilitati, unitariamente, in una task-force ad ampio raggio dal risvolto umanitario.

Il sindaco Antonio Potenza

“La macchina dell’accoglienza si è messa in moto da alcuni giorni”, dichiara l’ing. Antonio POTENZA, Sindaco di Apricena, ponendo l’accento sulla prontezza di ogni accortezza sul caso.

“Apricena e tutte le Associazioni di volontariato sono state pronte a ‘prendersi cura’ dei profughi. Nelle ultime ore abbiamo ricevuto centinaia di donazioni, tra cui cibo, vestiario e medicine, molto è arrivato anche da San Severo. Tutto questo perché Apricena risponde sempre con un sì alle persone che si trovano in difficoltà. Di concerto con la Prefettura metteremo in campo tutte le iniziative possibili per garantire il massimo sostegno umanitario”, continua a dichiarare il Sindaco con avvedutezza e, con altrettanto umile altruismo e coscienziosità, conclude:
“Come primo cittadino ho fatto quello che qualsiasi uomo dai sentimenti di umanità e generosità avrebbe fatto. La guerra va sempre condannata”.

Ada SOCCIO, Assessore alle Politiche Sociali.

“Chi nel cammino della vita ha acceso anche soltanto una fiaccola nell’ora buia di qualcuno non è vissuto invano (Madre Teresa di Calcutta). Questo è quello che ho pensato quando ho appreso la notizia dell’arrivo di donne e bambini ucraini. Sì, perché bisognava accendere la speranza nei loro cuori spaventati. Abbiamo cercato e ce l’abbiamo messa tutta per accoglierli amorevolmente, anche se solo attraverso un sorriso che sicuramente avrà scaldato ed anche se solo per poco illuminando i loro cuori infranti”, afferma Ada SOCCIO, Assessore alle Politiche Sociali.

Maria Rita LABOMBARDA, Assessore alla Gentilezza.

“La gentilezza ha il potere di portare un grande cambiamento non solo nella nostra vita, ma anche in quella delle persone che incontriamo. Essa è energia che trasforma, rinnova e ci permette di vivere un’esistenza improntata ai nostri valori umani più veri. La gentilezza ha varie forme: è capacità di ascoltare con comprensione, accogliere l’altro senza giudizio, dare alle parole un senso e un contenuto colmo di bene, è linguaggio del cuore e della mente libera dai condizionamenti. Non è un sentimento poetico, non è forma senza sostanza. Al contrario, è qualcosa di molto pratico. Esprime profonda partecipazione, condivisione. È proprio questo che abbiamo fatto noi come Amministrazione nell’accogliere le 40 famiglie ucraine tra donne e bambini, che scappano dell’orrore della guerra che ci sta portando ad un’angoscia profonda, ma nello stesso tempo con la speranza di offrire un futuro migliore a tutti queste famiglie”, dichiara Maria Rita LABOMBARDA, Assessore alla Gentilezza.

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