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Architettura e (è) immagine….il Prada Transformer.

Esiste un relazione tra architettura e immagine o è più giusto affermare che l’architettura è immagine.

L’architettura proietta di sé un’immagine definita da sobrietà, magnificenza, moralità, teoria, tecnica, coscienza sociale, potere; l’ immagine fa ricorso all’architettura, in quanto arte applicata, per materializzarsi.

 

Entrambe sono intrappolate in una relazione di mutua dipendenza.

La storia ha dimostrato questo forte legame; partendo dalla celebra frase dell’architetto franco-svizzero Le Corbusier “ dal cucchiaio alla città”, innumerevoli sono gli esempi a tutte le scale.

Gli egiziani, costruirono le Piramidi, forme geometriche pure e inusuali per un cenotafio, per celebrare eternamente la magnificenza , l’immagine appunto, dei Faraoni.

I greci…. il Partenone. I romani per manifestare la potenza del loro impero, costruirono ponti, acquedotti, anfiteatri, teatri e ville suburbane, ecc.

L’architettura non ha materializzato solo il potere ma anche la sobrietà, addirittura di un periodo storico attraverso lo stile romanico.

Dal cucchiaio alla città,  appunto….. anche l’urbe, la city, ha legato gran parte della propria immagine all’architettura o meglio all’urba-tettura, dal tridente papalino di Roma alla brandizzazione di Bilbao.

Architettura e immagine consolidano la loro dipendenza con la Rivoluzione Industriale, l’età d’oro della macchina e della produzione illimitata; nasce la fabbrica e di conseguenza il concetto di azienda .

Uno dei maggiori esempi è la collaborazione, nella prima metà del ventesimo secolo, fra l’architetto Peter Behrens e il gruppo industriale AEG.

L’architetto viene nominato “consulente artistico” per tutti i settori dell’attività industriale e la strategia culturale avanguardista del gruppo AEG ha un ottimo risultato pubblicitario e commerciale, in quanto determina l’immagine sia sul piano estetico che sul piano ideologico.

In pratica l’industria acquisisce capitale culturale tramite l’architettura, di contro l’architettura ottiene commesse grazie alla bisogno dei clienti di manifestarsi come avanguardie.

Negli ultimi anni molte sono le aziende legate all’ idea di progresso e che scelgono gli architetti secondo criteri culturali.

Esempio:

–       Prada è l’azienda;

–       Oma è l’architetto;

–       Prada Transformer è il progetto.

Il Prada Transformer non è un negozio neanche un’architettura in senso stretto. E’ un contenitore che può ospitare arte, moda, cinema.

Il Prada Transformer è un evento per organizzare la comunicazione.

L’evento è un’insieme di immagini e sensazioni piuttosto che architettura di funzione e l’architettura ha l’abilità di funzionare come immagine.

Il confine tra significato e significante è impercettibile; architettura e immagine hanno bisogno l’una dell’ altra per completarsi a vicenda.

In sintesi: architettura è (e) immagine.

arch. Stefano de Magistris

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