ComunicatiIn evidenzaPrima pagina

Attentato Cantina: cittadini solidali acquistano bottiglie di vino

SAN SEVERO REAGISCE, UN’IMMENSA FOLLA STASERA HA BRINDATO “ALLA SALUTE DELL’ANTICA CANTINA”

Dopo il vile sabotaggio ai silos dell’ANTICA CANTINA, avvenuto domenica scorsa, tutta la Cittadinanza è stata invitata, questa sera, Mercoledì 23 Ottobre alle ore 19,00, presso il piazzale della sua sede, in Viale San Bernardino. ADC37A6C-D7A7-412E-A583-128E8BF78150
Una serata con lo scopo di contribuire, per mezzo di un piccolo aiuto, come l’acquisto di una semplice bottiglia di vino, così da lanciare un segnale di SOSTEGNO, attraverso un encomiabile gesto di SOLIDARIETÀ.

Tutta la Comunità è UNITA e non è indifferente ai vili attacchi!
E la Cittadinanza sanseverese ha dimostrato tutta la sua UMANITÀ, recandosi in massa all’ANTICA CANTINA.

È stato un segnale molto forte che ha destato una commozione generale e tanta è trapelata anche dalle parole del Direttore dell’Antica Cantina, Lucio PISTILLO.
Egli ha esordito con considerazioni amare, dirette verso il filmato proiettato nel piazzale antistante, dove tutta la gente si è riunita.
Una sequenza contraddistinta da un “tragico silenzio”, con ettolitri di vino che si riversano nelle campagne, straripando come lacrime in un pianto immane ed interminabile. 7C22EE16-6581-4ED0-A73E-C66A970DB9F7
“Questo disastro ci ha profondamente segnati, dal primo all’ultimo dei produttori. Come Voi Tutti…” si è soffermato il Direttore dell’Azienda e con animo provato, ha ringraziato vivamente i presenti e tutti coloro che stanno continuando a mostrare la propria vicinanza.
“Dobbiamo sforzarci di fare uscire la PARTE BUONA della Città! Questa è un’esperienza che ci ha fatto capire che SIAMO QUI E CI SAREMO ANCORA, GRAZIE A VOI!”, ha concluso PISTILLO, sottolineando il valore della serata improntato alla Fratellanza, all’Amicizia ed alla Solidarietà.
Ma ha aperto anche una parentesi importante, in riferimento a qualcuno che con vigliaccheria, sui social ha potuto ipotizzare quasi si trattasse di un gesto “finalizzato” a mete assicurative.
Un’allusione riprovevole, date le proporzioni immani di tale danno e che equivale ad UN’INFAMIA VERA E PROPRIA.

La parola è passata a Monsignor Giovanni CHECCHINATO, che ha dichiarato: “Non tutto ha un VALORE MONETARIO. Ci sono VALORI più GRANDI, come quello della TERRA e quando essa è disprezzata, si compie un attacco al LAVORO ed alla POVERA GENTE
che si nutre di quel LAVORO! Che questo sia un MOMENTO DI RIFLESSIONE E DI UNIONE!”.

“Gli AUTORI di tale gesto devono solo VERGOGNARSI! SONO DEI CRIMINALI! DEI DELINQUENTI! L’ANTICA CANTINA NON SOLO È UN’AZIENDA! È LA STORIA DELLA NOSTRA CITTÀ!”, ha urlato a gran voce il Sindaco MIGLIO, così proseguendo: “Stiamo ricevendo tantissime attestazioni di VICINANZA, come quella di Pino APRILE e dai Comuni della Locride e da Ravenna, il cui Sindaco mi ha commosso con la frase ‘Il Campanile della mia Città è vicino a quello di San Severo’. Seguiranno ordinativi e la stessa Amministrazione si impegna ad organizzare un evento prossimo, in cui poter dare un sostegno materiale all’Antica Cantina. Sono convinto però, che presto verranno presi gli AUTORI, che meritano il DISPREZZO CORALE. NOI NON CI FACCIAMO PIEGARE! ANDIAMO AVANTI!”.
Il Sindaco ha quindi concluso assicurando che è stato chiesto di POTENZIARE IL CONTROLLO DEL TERRITORIO ed ha ricordato la Ditta DE CESARE di Torremaggiore, che ha subito anch’essa il sabotaggio dei silos, con il suo vino disperso nelle campagne.

Infine il Presidente dell’Antica Cantina, Ciro CALIENDO, ha letto platealmente il testo di un messaggio pervenutogli dalla sorella, che ha molto emozionato e coinvolto.
“Caro fratellino, coloro che hanno commesso tale gesto, otterranno l’effetto contrario, perché le GRANDI FAMIGLIE ne escono VINCITRICI ed ancora PIÙ FORTI!”, allargando le sue braccia in segno di calorosa riconoscenza, con una FAMIGLIA ADESSO ANCORA PIÙ ESTESA.
UNA FAMIGLIA CITTADINA.

“ALLA SALUTE DELL’ANTICA CANTINA!” è il grido che ora riecheggia ed unisce gli animi, ma non come uno dei qualunque slogan.
Si tratta di un brindisi levato con calici di SPERANZA, affinché arrivi quel VENTO DI GIUSTIZIA che smascheri i rei nefasti, di fronte ai quali, se l’impotenza spesso vuol affacciarsi, la SOLIDARIETÀ giunge contraddistinguendosi e colorandosi di UMANITÀ.

“ALLA SALUTE DI CHI SUBISCE”.

Elisabetta Ciavarella

Altri articoli

Pulsante per tornare all'inizio