Calvo promuove il “Piano strategico partecipato della mobilità”
Nella realtà tipica di un sistema urbano, la mobilità costituisce un valore sociale, uno strumento attraverso cui restituire ai cittadini qualità di vita e di ambiente. La redazione di un “Piano strategico partecipato della mobilità” si pone funzionale
a questo risultato. La pianificazione e la gestione della mobilità non può continuare ad essere considerata come qualcosa di totalmente avulso rispetto alla progettazione urbanistica. La strada è lo spazio pubblico per eccellenza perciò la realizzazione di un Piano Urbano del Traffico non può essere un mero studio dei flussi ma deve essere qualcosa di molto più complesso che tenga conto dei molteplici aspetti inerenti la vita della città. Le conseguenze di una pianificazione della mobilità che non sia attenta a questa complessità rischiano di andare a scapito della vivibilità e della salute sia delle persone che dell’ambiente.
Le persone sono la città, quindi la soluzione ai gravi problemi causati dal traffico può nascere solo se i portatori di interesse vengano coinvolti con le loro esigenze, i loro desideri e le loro emozioni nella ridefinizione delle offerte di mobilità. Il traffico cittadino rappresenta un annoso problema che gli interventi “tampone” del passato non hanno risolto. La conformazione della rete stradale e l’insufficienza dei parcheggi rendono difficile la mobilità. Non dimenticando che la nostra città sopporta un carico di traffico aggiuntivo dovuto alla presenza di strutture ed enti a valenza sovracomunale.
Primiano Calvo