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CBD, un rimedio naturale contro l’insonnia e l’ansia?

Sempre più persone guardano al CBD come possibile rimedio naturale contro ansia e disturbi del sonno, anche se gli studi sono ancora in corso

Il cannabidiolo (CBD) è da anni al centro dell’attenzione della comunità scientifica per le sue potenzialità terapeutiche.

Nel frattempo, l’offerta di prodotti a base di CBD si è evoluta e ampliata notevolmente, grazie soprattutto alla diffusione di eCommerce specializzati, come lo shop online Justbob.it che offre una vasta selezione di derivati della cannabis contenenti questo principio attivo.

In questa sede approfondiamo le potenziali proprietà sedative e calmanti del CBD, a partire dalle evidenze scientifiche. Diversi studi, infatti, suggeriscono come il CBD possa avere un effetto positivo su stress e insonnia.

Ma prima una breve panoramica su questa sostanza.

Cos’è il CBD e come viene utilizzato

 

Il CBD è un composto non psicotropo della cannabis che agisce sui recettori presenti a livello del sistema nervoso centrale attraverso il sistema endocannabinoide. Quest’ultimo mette in comunicazione fra loro le cellule nervose, svolgendo un ruolo essenziale per l’omeostasi dell’organismo.

In particolare, il cannabidiolo attiva dei neurotrasmettitori (il recettore 5-HT1A e i recettori cannabinoidi) per inviare dei segnali alle cellule e consentire loro di innescare una reazione quando cambiano le condizioni esterne, come ad esempio succede in caso di infiammazioni.

In sostanza, l’interazione del CBD con il sistema endocannabinoide ha effetti benefici, perché stimola l’organismo a reagire alle aggressioni esterne, nonché allo stress quotidiano.

A differenza del delta-9-tetraidrocannabinolo (THC) altro composto noto della cannabis, il CBD non è una sostanza drogante e, quindi, non ha effetti psicoattivi, cioè non è in grado di produrre effetti stupefacenti.

Inoltre, il suo utilizzo non comporterebbe rischi per la salute. Da quanto emerge dai diversi studi su questo principio attivo, infatti, il CBD sarebbe sicuro e non creerebbe dipendenza. È l’OMS a riconoscerlo in un rapporto del 2018, nel quale vengono evidenziate anche le potenzialità terapeutiche di questa sostanza.

Tuttavia, ciò non toglie che potrebbero sorgere effetti collaterali legati al suo uso, in genere dovuti a un eccessivo dosaggio (e spesso anche a un uso prolungato nel tempo), oppure nel caso di contestuale assunzione di particolari farmaci.

Tra gli effetti indesiderati segnalati da diversi studi figurano: sonnolenza, affaticamento, diarrea, diminuzione dell’appetito e perdita di peso.

Entriamo ora più nel dettaglio per cercare di comprendere perché il CBD venga considerato un rimedio efficace per combattere l’ansia e l’insonnia.

Cannabis e insonnia: le proprietà sedative e calmanti del CBD

Si stima siano 12 milioni gli italiani che soffrono di insonnia o, più in generale, di disturbi del sonno, come la difficoltà ad addormentarsi e prendere sonno e quella di mantenere il sonno continuativo.

Talmente è diffusa questa problematica, spesso invalidante (nel senso che può raggiungere un’entità tale da creare un disagio psicofisico alla persona), che non bisogna stupirsi se sempre più persone sono alla ricerca di rimedi naturali da affiancare alle terapie convenzionali per risolvere problemi di insonnia e sonno.

Da qui, il successo dei derivati della cannabis e, in particolare, dell’olio di CBD (limitatamente a quei Paesi nei quali il suo consumo è legale, tra i quali, attualmente, non figura l’Italia), che sembra essere efficace come coadiuvante nel trattamento delle patologie del sonno.

Solitamente, quando il problema si aggrava diventando cronico e va, dunque, ad interferire con la qualità della vita quotidiana, viene trattato con sedativi e ansiolitici, i quali possono comportare effetti collaterali e causare dipendenza.

Si capisce, dunque, come il CBD possa aiutare a contrastare queste situazioni, date le sue proprietà sedative e calmanti. Sono, peraltro, numerosi gli studi che suggeriscono come il CBD possa avere un effetto positivo su stress e insonnia.

Secondo le evidenze scientifiche raccolte in questi anni, l’assunzione di olio di CBD in dosi controllate può essere un valido aiuto contro l’insonnia e favorire un sonno migliore, senza effetti collaterali e senza dare assuefazione.

Il CBD come potenziale rimedio contro l’ansia

 

Anche l’ansia è un disturbo piuttosto comune che quando diviene cronico può causare sintomi invalidanti come l’ipocondria, l’aumento del battito cardiaco, il tremore e le palpitazioni.

Anche in questo caso il CBD può aiutare a dare sollievo, riducendo lo stato d’ansia e i sintomi della depressione moderata, senza incorrere nel rischio degli effetti collaterali.

Come abbiamo visto, la peculiarità del cannabidiolo è quella di interagire con il sistema endocannabinoide, attivando i recettori presenti nel sistema nervoso centrale, al fine di proteggere l’organismo da aggressioni esterne e mantenere l’equilibrio psicofisico.

Sono diversi gli studi clinici che suggeriscono l’efficacia di questa sostanza nel trattamento dell’ansia, in ragione delle sue proprietà rilassanti e ansiolitiche.

In particolare, uno studio pubblicato su Journal of Affective Disorders nel 2018 da ricercatori americani della Washington State University avrebbe dimostrato gli effetti positivi della cannabis terapeutica contro stress e stati d’ansia.

Ciò che emerge di interessante dallo studio è che gli effetti benefici sono maggiori quando la sostanza somministrata possiede alte percentuali di CBD e, viceversa, basso contenuto di THC.

Inoltre, la ricerca si sofferma sulle modalità di assunzione ottimali per contrastare questo disturbo. Si consiglia, infatti, di iniziare con basso dosaggio di CBD per poi eventualmente aumentarlo nel tempo in base alle esigenze personali.

In chiusura, vogliamo ricordare che prima di assumere prodotti a base di CBD per contrastare tanto i disturbi del sonno quanto quelli d’ansia, è preferibile rivolgersi a uno specialista per farsi consigliare il giusto dosaggio e la concentrazione di CBD più adatta, così da scongiurare rischi per la salute.

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