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CHIEUTI: “CHIEUTI in LOVE 2024”

Chieuti: la festa di San Valentino, una ricorrenza che arriva da molto lontano, nell’antica Roma alcune pratiche arcaiche della fertilità prevedevano che due giovani, dopo aver sacrificato capri e un cane, rivestissero il loro corpo nudo della pelle di questi e corressero attorno alla base del Palatino, percotendo con delle strisce della medesima pelle quelle donne che si offrivano al colpo onde propiziare la propria fecondità. Conosciuta è una leggenda, secondo cui il santo avrebbe donato a una fanciulla povera una somma di denaro, necessaria come dote per il suo sposalizio, che, senza di questa, non si sarebbe potuto celebrare, esponendo la ragazza, priva di mezzi e di altro sostegno, al rischio della perdizione. Il generoso dono – frutto di amore e finalizzato all’amore avrebbe dunque creato la tradizione di considerare il santo vescovo Valentino come il protettore degli innamorati. Pur rimanendo incerta l’evoluzione storica della ricorrenza, ci sono alcuni riferimenti storici, i quali fanno ritenere che la giornata di san Valentino fosse dedicata agli innamorati già dai primi secoli del II° millennio. Fra questi, c’è la fondazione a Parigi, il 14 febbraio 1400, dell'”Alto Tribunale dell’Amore”, un’istituzione ispirata ai princìpi dell’amor cortese. Il tribunale aveva lo scopo di decidere su controversie legate ai contratti d’amore, ai tradimenti e alla violenza contro le donne. I giudici venivano selezionati in base alla loro familiarità con la poesia d’amore.

Il 14 febbraio, giorno di San Valentino, si festeggia in tante parti d’Italia. A Monselice i bambini salgono in processione al santuario di San Giorgio e ricevono una chiavetta di protezione contro l’epilessia, nota in Veneto come “male di San Valentino”. A Vico del Gargano la stessa data è festeggiata con la festa delle arance, il cui succo è usato come filtro d’amore. A Terni, infine, una gran varietà di eventi popolari e folcloristici è indetta in occasione della festa.

Domani 14 febbraio sarà festa anche a Chieuti per merito dell’Associazione “Quellidelleluminarie” che vede la partecipazione di tantissime coppie di giovani e meno giovani che stanno rivitalizzando con il loro contributo l’addormentata Chieuti.

L’angolo scelto è molto suggestivo e caratteristico, “l’arco degli innamorati” in Via Brunetti, la vecchia porta d’ingresso nel paese sarà illuminato e addobbato con cuori e scritte romantiche che ricordano a tutti questo appuntamento, una giornata in cui trionfa l’amore. Tutte le coppie in questo giorno si scambiano cuori di cioccolato, le colombe, fiori, o almeno un bacio per esprimere il loro amore o affetto reciproco. Domani sera con l’accensione delle luci si aprirà questa festa dedicata all’amore nelle sue sfumature, alle coppie più giovani, più acerbe, più pure, agli amori fugaci, alle unioni sicure ai percorsi ormai saldi delle coppie mature; tra nastri e addobbi, e frasi d’autore un dolce momento da vivere con un bacio, un abbraccio immortalandolo magari con un selfie, una serata che dia il buonumore, perché, lo sappiamo, la vita non avrebbe sapore se non la riempissimo con un pizzico d’amore.

Forse non tutti sanno che storicamente questo luogo è stato il crocevia dell’amore” di tante coppiette che si riparavano dalla pioggia improvvisa dopo aver girovagato per tutto il centro storico per trovare un posticino libero e appartato per scambiarsi effusioni d’amore, senza essere visti dai genitori, stiamo parlando di quaranta anni fa.

“Dopo il grande successo e inaspettato successo ottenuto durante le feste natalizie le Luci al Paese vecchio, dice una componente dell’associazione, eccoci di nuovo qua per celebrare San Valentino e tutti gli innamorati. Festa importantissima, certo, ma la verità è che vogliamo celebrare la nostra Chieuti. Troppo spesso siamo distratti, non ci rendiamo conto di quanto bello sia il nostro paese. Grazie alle luminarie natalizie abbiamo riscoperto lo splendore delle stradine che ci hanno visto crescere, ma soprattutto abbiamo riscoperto il divertimento della collaborazione, del lavoro duro ma pieno di soddisfazioni e risate, e dell’immensa felicità a progetto ultimato. Voglio pertanto ringraziare tutti, davvero, chi ci ha supportato economicamente, quelli che ci hanno dato una mano, un suggerimento, un’idea. Chi ci ha fatto i complimenti e ci ha spronato ad andare avanti. Ringrazio chi si scatta i selfie e ci tagga nelle foto, i vostri sorrisi ci riempiono di orgoglio. Voglio infine ringraziare i bambini, che ammirano ciò che abbiamo realizzato con quella impagabile gioia negli occhi e la famiglia Piscitilli che supporta e sopporta le nostre insolite iniziative sui muri della loro torre. Grazie a tutti di cuore”.

Allora domani tutti sotto l’arco per festeggiare l’amore, chiudendo con una frase dell’Amleto di Shakespeare  “Domani è san Valentino e, appena sul far del giorno, io che son fanciulla busserò alla tua finestra, voglio essere la tua Valentina”.

Giovanni Licursi

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